Sorrento. E’ già iniziata la grande estate della cultura a Sorrento che mette in mostra i maestri dell’Impressionismo, comprese quelle opere che influenzarono la pittura napoletana.
Grazie all’iniziativa della Fondazione Sorrento, a Villa Fiorentino sarà possibile visitare una mostra imperdibile divisa in tre sezioni: «Dall’Ecole di Barbizon ai fermenti dell’Impressionismo», «L’Impressionismo» e «L’eredità dell’Impressionismo » curata da Gilles Chazall, Vincenzo Sanfo e Gabriele Accornero.
In occasione del 140esimo anniversario della visita di Auguste Renoir a Napoli e alla penisola Sorrentina, saranno esposte oltre 130 opere da collezioni private: dipinti, disegni, ceramiche, incisioni, opere grafiche, libri originali, aforismi e citazioni impressioniste e materiali descrittivi. In mostra anche un video con immagini originali e rarissime degli artisti Monet, Renoir e Degas all’opera. Per l’occasione, la Fondazione allestirà nelle prossime settimane anche una sezione dedicata all’influenza dell’Impressionismo sulla pittura napoletana con opere di primari maestri campani che denotano la chiarissima influenza della cifra stilistica del movimento francese sulla loro produzione.
«L’estate di Villa Fiorentino », ha detto l’amministratore delegato Alfonso Iaccarino, «si apre con un tema di respiro internazionale coerente con il livello di proposta della città di Sorrento. La mostra sul Movimento dell’Impressionismo inaugura anche l’amministrazione del nuovo di Cda ponendosi in continuità con l’operato del precedente di cui desidero ringraziare particolarmente Gaetano Milano. L’abbinamento di turismo balneare, ambientale, enogastronomico, culturale orientato alla sostenibilità è la chiave di volta per una strategia di promozione vincente. L’aver previsto anche una sezione legata al territorio regionale esprime infine uno dei nostri punti di attenzione verso Napoli, la Regione Campania e la Costiera sorrentino amalfitana, uno dei grandi luoghi pittorici d’Europa (Paolo Ricci), ovvero di territori vocati per la open air painting». È importante comprendere che l’Impressionismo non annovera solo nomi come Monet, Degas, Renoir o Manet, ha sottolineato il curatore della mostra, Vincenzo Sanfo. «Esistono almeno una sessantina di artisti che parteciparono alle grandi mostre del movimento, e che sono in parte mai apparsi in Italia. La mostra intende accompagnare i visitatori in un viaggio attraverso colori, luci, paesaggi, ritratti ma anche tutte le tecniche utilizzate e sperimentate dai maestri dell’Impressionismo». «Siamo all’inizio di un nuovo rapporto progettuale », ha detto il direttore artistico della Fondazione Antonino Giammarino «che nasce da idee forti all’interno della fondazione che possano crescere anche con il contributo di esperti esterni di settore per progetti culturali multi espressivi».
La mostra di Sorrento apre i battenti proprio mentre Christie’s mette all’asta «Il ponte di Waterloo, effetto nebbia» (1904) di Claude Monet con una stima di partenza che sfiora i 28 milioni di euro. Un’opera raffigurante il Tamigi sotto un’effervescente foschia solare, che fa parte della monumentale serie di Monet intitolata «Vues du Londres» (Vedute di Londra), che celebra il carattere unico di Londra, la sua architettura e la sua atmosfera mutevole. La mostra sugli impressionisti aperta a Sorrento per tutta l’estate è un evento nel segno del rilancio in grande stile della cultura nella città delle Sirene, un traguardo ambizioso che s’è prefissato il sindaco Massimo Coppola.