Torre del Greco. Prima il «balletto» per l’ambulatorio di cardiologia, poi i misteriosi ritardi nell’istallazione di una nuova apparecchiatura per la Tac al reparto di Radiologia. Infine, l’ennesima aggressione di un operatore del 118 all’esterno del pronto soccorso.
Tre campanelli d’allarme in una sola settimana capaci di convincere gli amministratori di palazzo Baronale a scendere nuovamente in campo a difesa dell’ospedale Maresca: nasce lungo l’asse tra il sindaco Giovanni Palomba e l’ex vicesindaco Romina Stilo – oggi presidente della commissione trasparenza del Comune – l’ultima crociata per tutelare e rilanciare il nosocomio di via Montedoro.
Il primo cittadino e la capogruppo della lista civica Azione Torre hanno incontrato in municipio una delegazione dell’associazione Pro Maresca per fare il punto della situazione e concertare una linea d’azione per rimettere il diritto alla salute pubblica al centro del dibattito politico. «Al termine del confronto con chi si batte da anni per il nostro ospedale – evidenzia Romina Stilo – abbiamo deciso di superare i passaggi intermedi con il direttore generale Gennaro Sosto o con i consiglieri regionali del territorio e di rappresentare direttamente al governatore Vincenzo De Luca le criticità del nostro presidio ospedaliero e le aspettative di una platea di circa 300.000 cittadini. Il sindaco invierà una lettera istituzionale al presidente della Regione Campania per fissare un incontro durante cui affrontare la questione. Siamo convinti ci siano le risorse economiche e le professionalità necessarie per riportare il Maresca ai fasti del passato».
Un obiettivo inseguito dal 2011, quando lo spettro della chiusura si materializzò sul nosocomio di via Montedoro: «Abbiamo organizzato decine di manifestazioni, perfino in autostrada e sotto palazzo Santa Lucia – conclude l’ex vicesindaco – E siamo pronti a scendere nuovamente in strada per difendere, con azioni concrete e non a chiacchiere, il nostro ospedale».
@riproduzione riservata