Si parte mercoledì 22 giugno alle 8.30, la prima tappa dell’esame di maturità è il compito d’italiano.
Oltre 500.000 ragazze e ragazzi vivono tra dubbi e tensioni la vigilia del primo grande banco di prova con il loro immancabile carico di aspettative e speranze. Il ritorno (o quasi) dell’impianto originale delle prove, inoltre, ha contribuito ad alimentare un certo senso di spaesamento nei maturandi.
Ecco allora un piccolo vedemecum della Maturità 2022.
La prima prova
La prima prova, uguale per tutti, presenterà 7 tracce elaborate dal Miur. Secondo le previsioni, l’argomento dell’esame scritto riguarderà tematiche di forte attualità: per il 48% degli intervistati la guerra è la traccia più gettonata; il 14% spera invece di poter sviluppare un testo sulle storie di successo dell’eccellenza italiana nello sport, con le vittorie degli Azzurri alle Olimpiadi e agli Europei, e nella musica con il trionfo dei Måneskin in tutto il mondo, simbolo di giovani che ce l’hanno fatta; il 12% scommette su una traccia dedicata alla crisi energetica in corso, il 10% sull’ambiente.
La seconda prova
Giovedì 23 giugno è in programma la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi (Latino al Liceo Classico, Matematica allo Scientifico). Quest’anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti (cioè dai docenti interni della scuola), che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica. I docenti delle classi quinte titolari della disciplina oggetto della seconda prova di tutte le sottocommissioni operanti nella scuola elaborano collegialmente, entro il 22 giugno, tre proposte di tracce, sulla base delle informazioni contenute nei documenti del consiglio di classe di tutte le classi coinvolte; tra tali proposte viene sorteggiata, il giorno dello svolgimento della seconda prova scritta, la traccia che verrà svolta in tutte le classi coinvolte. In questo modo la prova sarà aderente alle attività didattiche effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico. Il 35% ha dichiarato di avere invece solo qualche informazione: sa su cosa verterà, ma non conosce le domande nello specifico. Il restante 55% dei partecipanti al sondaggio non sa nulla circa il proprio secondo scritto.
L’esame orale
La terza prova consiste in un colloquio, che si svolgerà a partire dalla settimana successiva agli scritti, secondo un calendario stabilito dalle singole commissioni. Non è prevista una “tesina” come nel periodo pre Covid, ma l’orale partirà dall’analisi di un materiale proposto dalla Commissione e che servirà per iniziare a fare i diversi collegamenti interdisciplinari tra le materie. Un momento specifico è riservato alla presentazione di quanto fatto durante l’esperienza del Pcto (i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro), che potrà avvenire attraverso una relazione o un contenuto multimediale come un Power Point. Nel corso del colloquio, infine, il candidato dovrà dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica. In alcuni casi (come la quarantena per Covid) è consentito lo svolgimento della prova orale gli studenti che non possono lasciare il proprio domicilio e l’attività dei lavori della commissione e delle sottocommissioni anche a distanza, in videoconferenza (condizione che andrà documentata).
Esercito di maturandi
Al netto degli scrutini, sono iscritti agli esami 539.678 studenti, dei quali 522.873 interni e 16.805 esterni. La ripartizione dei 522.873 candidati interni è Istituti professionali 92.828; Istituti tecnici 167.718; Licei 262.327. Le commissioni d’esame (quest’anno presiedute da un Presidente esterno all’istituzione scolastica e composte da commissari interni) saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte.
La votazione
La votazione si calcola in centesimi: il voto massimo resta 100, il minimo 60. Il primo scritto vale fino a 15 punti, il secondo fino a 10, l’orale fino a 25 punti; l’altro 50% arriva dal curriculum scolastico dell’ultimo triennio. È prevista la possibilità di assegnare 5 punti di bonus; possono ottenere la lode i candidati che conseguono il punteggio massimo sia nel credito sia nelle prove.