La prima supermedia tra i sondaggi politici da quando, con lo scioglimento delle Camere, siamo entrati ufficialmente in campagna elettorale per le prossime Politiche, offre i primi spunti di riflessione.
Si tratta della prima rilevazione che viene fatta dopo che la politica si è fermata con lo scioglimento delle Camere. E i dati sembrano andare in tendenza rispetto a quello che veniva espresso poco prima della caduta del Governo di Mario Draghi.
Nelle ultime 2 settimane crescono di circa un punto sia FDI che PD, mentre calano di egual misura i partiti a vario titolo visti come responsabili della caduta di Draghi: Lega, M5S e Forza Italia.
Sono, dunque, proprio i partiti che di fatto hanno causato lo scioglimento (Fdi è sempre stata all’opposizione e, dunque, l’elettorato non la considera colpevole, anzi) a perdere punti secondo i sondaggi che controllano il polso dell’elettorato italiano sul voto. Altre novità: da oggi – per ovvie ragioni – non saranno più monitorati gli aggregati relativi alla maggioranza che reggeva il Governo Draghi e le sue sottocomponenti, mentre Verdi e Sinistra Italiana verranno considerati come una forza unitaria.
“A livello di coalizioni, e in attesa che vengano definiti i contorni effettivi, consideriamo per ora quelle del 2018, e vediamo che il centrosinistra “centrista” (PD + IV + AZ/+Eu) supera per la prima volta nella legislatura il 30%, accusando un ritardo di quasi 16 punti dal centrodestra (46,2%)” scrivono i sondaggisti.
Entrando nei numeri il partito di Meloni è stabilmente primo con il 23,3% (+0,9), segue il Partito Democratico con il 22,8% (+1,1), mentre è solo terza la Lega con il 13,7% (-0,9). Un vero tracollo per Salvini che quando era Ministro dell’Interno aveva quasi sfiorato il 20%.
Tutto sommato, nonostante i disastri, riescono ancora ad essere in doppia cifra i grillini: 10,1% (-1,1), Forza Italia si attesta al 7,8% (-1,0) e Azione/+Europa 4,9% (-0,2). Il partito di Renzi, Italia Viva, appare stabile al 2,7% (+0,1), mentre Verdi/Sinistra 4,1% (-0,1), Italexit 2,8% (+0,2) e Art.1-MDP 1,8 % (-0,2). Per le coalizioni, invece, il centrodestra fermo al 46,2% (-1,0), mentre il centrosinistra al 30,3% (+1,0).