• Metropolis
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Metropolis
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Giornale
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Giornale
Metropolisweb
Google Play App Store
    • Home
    • Giornale
    • Multimedia
    • Menu
      • Cronaca
      • Sport
      • Young
      • Agorà
      • Cultura
      • Gusto
      • Tecnomania
      • Benessere
      • Agreen
      • Arabiafelix
    • Abbonati
    • Login
    • Home
    • Giornale
    • Multimedia
    • Menu
      • Cronaca
      • Sport
      • Young
      • Agorà
      • Cultura
      • Gusto
      • Tecnomania
      • Benessere
      • Agreen
      • Arabiafelix
    • Abbonati
    • Login
  • Home
  • Menu
    • Cronaca
    • Sport
    • Multimedia
    • Young
    • Agorà
    • Cultura
    • Gusto
    • Tecnomania
    • Benessere
    • Agreen
    • Arabia Felix
  • Home
  • Menu
    • Cronaca
    • Sport
    • Multimedia
    • Young
    • Agorà
    • Cultura
    • Gusto
    • Tecnomania
    • Benessere
    • Agreen
    • Arabia Felix
Prezzi su e stipendi giù, l’ira di Confesercenti
CRONACA
1 agosto 2022
Prezzi su e stipendi giù, l’ira di Confesercenti
Crescono in maniera diseguale le retribuzioni e il costo della vita: «Caduta del clima di fiducia per imprese e famiglie anche a luglio»
metropolisweb

Una crescita diseguale tra prezzi e retribuzione dei lavoratori. E’ quella che rileva l’Istat nel primo semestre del 2022.

Il divario tra la dinamica delle variazioni dei prezzi e quella delle variazioni delle retribuzioni contrattuali, nella media dei primi sei mesi dell’anno, arriva a quasi sei punti percentuali. L’Istituto sottolinea che la retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2022 è cresciuta dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 e che l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2022 segna un aumento congiunturale dello 0,3% e dell’1,0% rispetto a un anno fa.

“Complessivamente”, spiega in una nota, “la dinamica retributiva risulta moderata seppur in aumento rispetto al periodo precedente”. I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono quelli dei ministeri (+4,4%), dell’agricoltura (+4,1%), delle farmacie private (+3,9%) e dell’edilizia (+3,3%). L’incremento è invece nullo per il commercio e per il credito e assicurazioni.

Per gli italiani. però, è sempre più difficile stare al passo con l’aumento del costo della vita. Sempre l’Istat rileva che la fiducia dei consumatori a luglio 2022 è crollata ai minimi da maggio 2020.

Sono in calo tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori. In particolare, il clima economico e quello futuro registrano le diminuzioni più marcate scendendo, rispettivamente, da 93,9 a 84,9 e da 98,8 a 92,9; il clima personale e quello corrente flettono in misura più contenuta passando, il primo da 99,8 a 98,1 e il secondo da 97,9 a 96,1.In discesa anche l’indice del clima di fiducia delle imprese.

“La caduta del clima di fiducia di famiglie ed imprese non si arresta neanche a luglio. La perdita di potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto per i redditi medi e bassi, è ormai percepita concretamente e le aspettative di inflazione si stanno consolidando. Uno scenario che inevitabilmente inciderà sulla spesa, mettendo a rischio, nel secondo trimestre dell’anno, 3 miliardi di euro di consumi delle famiglie”. Così Confesercenti, commentando l’indice di fiducia Istat relativo a luglio. “Lo scenario è incerto anche sul fronte delle imprese, a parte le costruzioni la cui produzione è ancora trainata dal bonus del 110: sia la manifattura che i servizi di mercato segnalano forti preoccupazioni sul futuro prossimo delle rispettive attività. Il turismo, in particolare, è nuovamente sotto scacco con il caos dei voli aerei che, se si dovesse prolungare fino ad agosto, farebbe perdere 1,2 milioni di passeggeri e 800 milioni di fatturato – prosegue la nota -. Passate le tradizionali pause ferragostane, quest’anno più arroventate del solito, dovremo prendere atto di una condizione che dal punto di vista economico risulterà decisamente deteriorata sia per le famiglie che per le imprese. In particolare, inflazione e incertezza stanno rimandando a data da destinarsi la ripresa dei consumi interni, da cui dipende la maggior parte del nostro pil: a fine 2022 saremo ancora 36 miliardi di euro sotto i livelli pre-pandemia. Una situazione critica e certo un governo limitato nell’azione non aiuta ad aumentare il clima di fiducia” dichiara il presidente di Confesercenti.

Bruscolotti crede allo scudetto: «Manca l’ultimo sforzo»
SPORT
Bruscolotti crede allo scudetto: «Manca l’ultimo sforzo»
metropolisweb 
12 maggio 2025
Il giorno dopo la grande delusione la città non ha perso la speranza che la squadra possa regalarle il quarto scudetto. Non c’era esaltazione prima di...
this is a test
Pompei, al via l’ottava edizione della rassegna “Incontri di Valore”
CULTURA
Pompei, al via l’ottava edizione della rassegna “Incontri di Valore”
metropolisweb 
12 maggio 2025
Pompei. Dopo una splendida scorsa edizione, ricca di ospiti di eccezione, prende il via la kermesse “Gli Incontri di Valore”, nella sua Ottava edizion...
this is a test
Napoli. Nuovo stop per Lobotka, a rischio per la gara di Parma
SPORT
Napoli. Nuovo stop per Lobotka, a rischio per la gara di Parma
metropolisweb 
12 maggio 2025
Dieci minuti di gioco, poi Stanislav Lobotka si accascia a terra e chiede il cambio. Non solo il pareggio che rallenta la corsa scudetto. La partita c...
this is a test
Google Play App Store
Google Play App Store
metropolisweb.it @2017-2018-2019 - Tutti i diritti riservati - Citypress Società Cooperativa - Privacy Policy
Level Double-A conformance, W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0
Please support this website by adding us to your whitelist in your ad blocker. Ads are what helps us bring you premium content! Thank you!
Disabilita Adblock per continuare a vedere il sito.