Castellammare. Gli scavi di Stabia vengono snobbati dai turisti, numeri bassissime di visite nella settimana di Ferragosto.
Tra le 50 e le 60 visite al giorno, circa 400 a settimana. Questi i dati che si apprendono dai registri visite di Villa San Marco e Villa Arianna.
Un numero troppo piccolo, anzi insignificante, se rapportato all’onda di turisti che ha inondato Castellammare questa estate.
L’antica Stabiae era una dei fiori all’occhiello dell’impero romano, una cittadina frequentatissima e che i più facoltosi dell’epoca sceglievano, per via della vicinanza al mare e alle numerose sorgenti termali.
Proprio Villa Arianna e Villa San Marco, grazie alla loro posizione geografica- la collina di Varano- e alla vegetazione che le circonda, sono costantemente baciate dalle brezze marine che rendono il clima fresco e piacevole anche nei mesi più caldi dell’anno. Ma il tempo passa e la storia cambia.
Ieri mattina, ad ammirare le bellezze architettoniche stabiesi erano presenti solo una coppia di Castellammare e una di Vicenza. Dati che potrebbero moltiplicarsi esponenzialmente se solo si risolvessero le criticità storiche: collegamenti dal centro e dalla periferia della città e intensificazione della campagna di sponsorizzazione.
Ma a denunciare queste mancanze sono stati Matteo e Martina, 34 anni, la coppia veneta che ha scelto la visita al sito archeologico stabiese per passare la loro prima mattinata a Castellammare: “Siamo qui a Castellammare da ieri e alloggiamo in un bed and breakfast al centro. Non conoscevamo l’esistenza di queste fantastiche ville. Se non fosse stato per una nostra amica di Castellammare che ce le ha vivamente consigliate non le avremo visitate.” continuano “siamo venuti qui a piedi. Immaginiamo per una famiglia con dei bambini o per degli anziani cosa possa significare camminare per tutto questo tempo sotto questo sole. Non capisco perché il comune non organizzi un servizio navetta, ne varrebbe davvero la pena. Gli scavi sono meravigliosi e per questo vanno sponsorizzati al meglio.”
Eppure gli scavi, nonostante tutto, anche grazie alle opere di restauro degli ultimi anni, si presentano in ottimo stato, sono conservati alla perfezione e curati maniacalmente dagli addetti ai lavori. Da considerare inoltre che l’ingresso ad entrambi i siti archeologici è completamente gratuito e che tutte e due le aeree, che distano circa 1 km, dispongono di un’area parcheggio di notevoli dimensioni.
Insomma una tavola apparecchiata, già con le portate calde e fumanti servite, a cui sono assenti solo i commensali, i turisti che non vengono invitati a sedersi da nessuno. Le ville, per gli studiosi, rappresentano un eccellenza nazionale, non per le vecchie amministrazioni che hanno seduto sulle poltrone di Palazzo Farnese che non hanno saputo valorizzare e sponsorizzare questa bellezza.
Michele De Feo