Napoli. Con la riapertura imminente dell’anno scolastico, l’Unione Nazionale Consumatori ha analizzato gli aumenti già registrati per quanto riguarda la scuola, elaborando gli ultimi dati Istat.
Se i libri scolastici segnano un rialzo dell’1,5%, in linea con il tasso di inflazione programmata del Mef, si profila invece una vera e propria stangata per quanto riguarda gli Articoli di cartoleria. Rispetto allo scorso anno i quaderni, i quadernoni e gli altri articoli con la carta, che risentono particolarmente del caro bollette e degli aumenti delle materie prime iniziato già un anno fa, spiccano il volo con un +7,3% rispetto allo scorso anno.
Non va comunque molto meglio per gli altri articoli di cartoleria e materiali da disegno, come matite evidenziatori, penne, matite, che segnano un rincaro del 6,5%. Ma non è tutto: a settembre, potrebbero esserci ulteriori incrementi.
«Anche se i libri segnano un rialzo contenuto, è incredibile che in una situazione così grave per le famiglie non sia stato abrogato l’articolo 8 della legge numero 15 del 2020 che, in barba al libero mercato, impone alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di non poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina», dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Una assurdità se pensiamo che nel 2019 i ribassi arrivavano anche al 25%. «Un aggravio occulto per le famiglie pari al 10%, in un momento in cui gli italiani già faticano a pagare le bollette e a fare la spesa» conclude Massimiliano Dona.
Agli aumenti bisogna aggiungere poi le scelte cervellotiche e sconsiderate che vengono adottate in moltissime scuole del Paese con frequenti cambi di testi e autori. Una scelta che penalizza, e ovviamente aumenta di costi, di quelle famiglie che hanno due o tre figli che frequentano la stessa scuola, la stessa sezione, ma spesso sono costretti a non poter riutilizzare i libri di testo.
L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato un vademecum del risparmio con una serie di consigli utili per l’acquisto dei libri e sul corredo scolastico.
Intanto anche presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando fino al 30% del prezzo di copertina, soldi che vengono restituiti in buoni spesa. Anche acquistare i libri on line può convenire con un risparmio del 15%. Oppure si può ricorrere al vecchio metodo della ricerca tra i libri usati, anche se è diventato complicato dal momento che, come dicevamo prima, i testi cambiano frequentemente e molti libri non vengono rimessi sul mercato dell’usato perché non sono più “adottati” dalle scuole.
In ognio caso acquistare direttamente da altri studenti: procura un risparmio del 50%, altrimenti ci si ferma al 30%. A proposito di studenti, bisognerebbe incentivare il “baratto”. Le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all’economia della condivisione.