Libri, penne e quaderni: la spesa per la scuola è un salasso
ECONOMIA
30 agosto 2022
Libri, penne e quaderni: la spesa per la scuola è un salasso
La carta costa il doppio, aumenti sensibili a settembre. Rincari fino al 7,3% Altra grana: le scuole cambiano spesso i testi, le famiglie non possono riusarli
metropolisweb

Napoli. Con la riapertura imminente dell’anno scolastico, l’Unione Nazionale Consumatori ha analizzato gli aumenti già registrati per quanto riguarda la scuola, elaborando gli ultimi dati Istat.

Se i libri scolastici segnano un rialzo dell’1,5%, in linea con il tasso di inflazione programmata del Mef, si profila invece una vera e propria stangata per quanto riguarda gli Articoli di cartoleria. Rispetto allo scorso anno i quaderni, i quadernoni e gli altri articoli con la carta, che risentono particolarmente del caro bollette e degli aumenti delle materie prime iniziato già un anno fa, spiccano il volo con un +7,3% rispetto allo scorso anno.

Non va comunque molto meglio per gli altri articoli di cartoleria e materiali da disegno, come matite evidenziatori, penne, matite, che segnano un rincaro del 6,5%. Ma non è tutto: a settembre, potrebbero esserci ulteriori incrementi.

«Anche se i libri segnano un rialzo contenuto, è incredibile che in una situazione così grave per le famiglie non sia stato abrogato l’articolo 8 della legge numero 15 del 2020 che, in barba al libero mercato, impone alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di non poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina», dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Una assurdità se pensiamo che nel 2019 i ribassi arrivavano anche al 25%. «Un aggravio occulto per le famiglie pari al 10%, in un momento in cui gli italiani già faticano a pagare le bollette e a fare la spesa» conclude Massimiliano Dona.

Agli aumenti bisogna aggiungere poi le scelte cervellotiche e sconsiderate che vengono adottate in moltissime scuole del Paese con frequenti cambi di testi e autori. Una scelta che penalizza, e ovviamente aumenta di costi, di quelle famiglie che hanno due o tre figli che frequentano la stessa scuola, la stessa sezione, ma spesso sono costretti a non poter riutilizzare i libri di testo.

L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato un vademecum del risparmio con una serie di consigli utili per l’acquisto dei libri e sul corredo scolastico.

Intanto anche presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando fino al 30% del prezzo di copertina, soldi che vengono restituiti in buoni spesa. Anche acquistare i libri on line può convenire con un risparmio del 15%. Oppure si può ricorrere al vecchio metodo della ricerca tra i libri usati, anche se è diventato complicato dal momento che, come dicevamo prima, i testi cambiano frequentemente e molti libri non vengono rimessi sul mercato dell’usato perché non sono più “adottati” dalle scuole.

In ognio caso acquistare direttamente da altri studenti: procura un risparmio del 50%, altrimenti ci si ferma al 30%. A proposito di studenti, bisognerebbe incentivare il “baratto”. Le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all’economia della condivisione.