Castellammare. Gli ex termali al Comune: «Assumeteci, la svendita delle Terme si può evitare»
CRONACA
2 ottobre 2022

Castellammare. Gli ex termali al Comune: «Assumeteci, la svendita delle Terme si può evitare»

Tiziano Valle

«Gli stabiesi devono sapere che la svendita delle Terme di Stabia si può evitare. Ma su questa vicenda dovrebbe intervenire la politica, non è una scelta che può essere lasciata ai tecnici». Così i 35 ex dipendenti termali replicano al diniego del Comune a valutare una loro assunzione collettiva. I lavoratori vantano un credito (tra stipendi, danni e contributi non versati) di oltre 8 milioni di euro dalla Sint, società partecipata del Comune di Castellammare e proprietaria delle Terme di Stabia, dell’Hotel delle Terme, di Villa Ersilia e parco idropinico. Proprio il debito della Sint nei confronti dei lavoratori costringerà la società a vendere all’asta tutti i beni. Ma gli ex dipendenti di Terme, attraverso il sindacato Ugl, hanno avanzato una proposta: sono pronti a rinunciare a tutte le spettanze in cambio dell’assunzione al Comune. «Con questa soluzione, la Sint non sarebbe costretta a vendere i beni e si potrebbero immaginare eventuali progetti di sviluppo per quell’area», sostengono i termali. Nei giorni scorsi però il Comune è stato perentorio: non c’è alcuna possibilità, perché le norme non lo consentono. «Il Comune è sotto organico e questa è una valutazione che non può essere lasciata ai tecnici. La politica, anche quella regionale, batta un colpo», dicono i lavoratori. Ma intanto, per il prossimo 6 ottobre, è stata convocata l’assemblea per i licenziamenti collettivi.