Milano. Alla tragedia si è aggiunta la beffa di essere dichiarato in gravi condizioni quando, in realtà, era rimasto ucciso dal monossido di carbonio all’interno del Linate Residence di Novegro.
E’ il clamoroso errore commesso a Milano da carabinieri e personale del 118 intervenuti sul posto: il corpo ritrovato senza vita nell’appartamento della struttura ricettiva era di Francesco Mazzacane, ventiquattrenne di Torre del Greco assunto come stagista alla Esselunga di Milano. Invece, il compagno Pietro Caputo è ricoverato in condizioni critiche al Fatebenefratelli.
Soltanto con il riconoscimento del cadavere da parte dei familiari è arrivata, ventiquattr’ore dopo, la scoperta. Che sposta di poco l’entità della tragedia. Ma fa tutta la differenza del mondo per le famiglie dei due giovani di Torre del Greco e Torre Annunziata.