Torre del Greco. «Sulla Circum non servono progetti-spot a uso e consumo della campagna elettorale. Se realmente si vogliono tutelare gli interessi dei cittadini, bisogna riaprire le stazioni di periferia tagliate negli ultimi anni dall’Eav». Non nasconde il suo disappunto l’ex sindaco Ciro Borriello, in campo con movimenti e liste civiche di centrodestra per tornare alla guida di palazzo Baronale.
Perché, secondo l’ex deputato di Forza Italia, l’inserimento dei progetti per la copertura della fermata di piazza della Repubblica e per l’ampliamento dello snodo di Leopardi all’interno del programma dei lavori da finanziare con i fondi del Pnrr – pubblicizzato attraverso una «foto ricordo» di Luigi Mennella e Loredana Raia con il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, durante un incontro istituzionale a cui non è stato invitato il sindaco in carica Giovanni Palomba – non rappresenta la soluzione ai cronici problemi del trasporto pubblico su ferro e gomma all’ombra del Vesuvio.
Anzi. «Mi sorprende la solerzia della consigliera regionale del Pd – l’affondo di Ciro Borriello – Per due anni è rimasta in religioso silenzio mentre l’Eav mortificava le periferie di Torre del Greco, tagliando fermate strategiche per sia per i pendolari, lavoratori o studenti, sia per i turisti».
Chiaro il riferimento alla completa cancellazione sulla linea Napoli-Sorrento delle stazioni di via del Monte, via dei Monaci, villa delle Ginestre – fondamentale per raggiungere la storica dimora di Giacomo Leopardi – e via Viuli nonché al taglio sulla linea Napoli-Poggiomarino delle stazioni di via dei Monaci e via Viuli. «Mentre i pendolari e la stessa amministrazione comunale si battevano per impedire l’ennesimo schiaffo alla nostra città – prosegue Ciro Borriello – la consigliera regionale Loredana Raia non spendeva neanche una parola per difendere il suo territorio e scongiurare il rischio di nuovi disservizi per la mobilità. Oggi, invece, in piena campagna elettorale promuove progetti-spot peraltro difficilmente realizzabili in concreto».
Della copertura della fermata di piazza della Repubblica – idea lanciata proprio da Luigi Mennella a inizio 2003, quando era consigliere comunale d’opposizione a Valerio Ciavolino (oggi, a distanza di venti anni, suo alleato) – si occupò, infatti, lo stesso ex sindaco durante il suo primo mandato a palazzo Baronale: «I vertici della Circum evidenziarono una serie di problemi tecnici – ricorda Ciro Borriello – tanto è vero ipotizzammo di “spostare” la copertura all’altezza del vecchio ponte pedonale di collegamento tra la fine di viale Francesco Balzano e via Cimaglia. Poi il progetto si arenò definitivamente».
Di qui, la “proposta” di Ciro Borriello – in linea al suo slogan: promesso, fatto – al suo competitor Luigi Mennella e a Loredana Raia, sconfitta al ballottaggio per la fascia tricolore nel 2014: «Se davvero vogliono fare qualcosa per la comunità, visti i “buoni rapporti” con il presidente dell’Eav, facessero riaprire le stazioni della periferia cittadina per aiutare i pendolari e il turismo».
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