Condivisione di regolamenti e buone pratiche e valorizzazione del ruolo istituzionale fino all’adeguamento del valore dei gettoni di presenza per le sedute di consiglio e commissione: questi sono solo due dei temi affrontati mercoledì sera, a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. A Genova si sono confrontati i presidenti dei consigli comunali dei comuni capoluogo.
“Un appuntamento che forse non si è mai svolto prima in questi termini – ha spiegato il presidente del consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba – ci siamo resi conto, parlando con i colleghi di altre città, che ci sono aspetti che ci differenziano e sarebbe importante da una parte creare un’omogeneità, soprattutto per quanto riguarda il valore della figura del presidente del consiglio comunale come figura di raccordo tra l’assemblea e la giunta e poi per mettere in rete le buone pratiche che possono essere condivise a livello di regolamenti e iniziative”.
Sono stati in tanti tra i presidenti dei consigli comunali che, nell’ambito del consiglio tenuto, sono riusciti a visitare le bellezze di Palazzo Tursi, costruito a partire dal 1565 e considerato come la rappresentazione della sfarzosità dei palazzi residenziali del comune di Genova. Tra i presidenti di consiglio comunale quelli di Roma, Milano, Napoli, Torino, Trieste, Aosta, Bologna, Ragusa, Ascoli Piceno, Campobasso.
Presente anche presidente del consiglio comunale di Santo Domingo, Repubblica Dominicana, Liz Mieses. Altro tema affrontato durante l’incontro è stato quello riguardante i gettoni di presenza per consiglieri comunali e commissari. Il “gettone” viene consegnato ai membri di commissioni sia pubbliche, sia private, ad amministratori di aziende, deputati e senatori che intervengono alle sedute indette. Il gettone servirà poi a calcolare le indennità dovute a ciascuno.
“Gli aggiornamenti che ci sono stati recentemente per sindaci, assessori, municipi, non hanno interessato i consiglieri, nonostante l’aumento del costo della vita riguardi tutti – continua Cassibba – noi pensiamo sia necessario trovare un modo per far sì che a chi viene eletto consigliere comunale venga riconosciuta una cifra adeguata, altrimenti nessuno, soprattutto chi svolge lavori da professionista, essere eletto rischia di essere penalizzante, ad ogni modo l’incontro di oggi è un punto di partenza, la mia volontà è creare una finestra di comunicazione continuativa, fondamentale per affrontare sfide attuali e future”