Salvatore D’Amelio, titolare di vari brand internazionale di abbigliamento, è tra coloro che sono finiti ai domiciliari nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza, del Scico e dei carabinieri di Napoli sull’attività di riciclaggio di un gruppo criminale con base a Napoli (25 misure cautelari in 8 province e un sequestro da 8,4 milioni di euro). Dagli accertamenti è emerso che, alcuni dei destinatari del provvedimento, trasportavano armi clandestine con matricole abrase.
Gli investimenti dell’associazione a delinquere, sgominata da carabinieri e agenti della Guardia di Finanza, sono stati supportati da immagini e commenti pubblicati, quotidianamente, sulle pagine dei principali social network: si puntava a colpire maggiormente un pubblico giovane, con lo scopo di pubblicizzare l’apertura di nuove linee commerciali e sottolineare uno stile di vita del tutto incompatibile con gli esigui redditi dichiarati al fisco.
Alcuni tra gli indagati risultano aver preso parte ad altre vicende criminali, tra cui detenzione ed il porto illegale d’armi, tentata estorsione e tentato omicidio, il tutto aggravato dal metodo mafioso ed ai danni di una persona in debito per un affare non concluso.