La cultura costretta tra muffa ed insetti. Sequestrata la biblioteca comunale di Luigi Bladier di Capri. L’operazione, eseguita dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, rappresenta l’epilogo di una vicenda iniziata due anni fa, a seguito di un’ispezione nella biblioteca eseguita dalla Soprintendenza, guidata da Gabriele Capone. I locali della biblioteca versavano in uno stato di totale degrado ed abbandono.
Al fine di salvaguardare il ricco patrimonio librario abbandonato ormai negli scaffali, “ne è intercorsa una serie di intimazioni e direttive, da parte della stessa Soprintendenza”, spiega una nota. Azioni che, però, non avrebbero sortito alcun effetto migliorativo o propositivo da parte dell’amministrazione comunale caprese. Da qui l’ispezione scattata con i militari del nucleo Tpc di Napoli, guidati dal capitano Massimiliano Croce, che ha portato al sequestro preventivo d’iniziativa dell’intera biblioteca, con all’interno circa 2mila volumi, di cui 80 metri lineari di libri antichi, databili tra il XVI e il XIX secolo, ritenuti dagli esperti rari, di pregio e di inestimabile valore.
La procura di Napoli coordinerà le indagini per stabilire “eventuali omissioni e responsabilità costituenti un serio rischio per il deterioramento e la definitiva perdita dei beni librari in sequestro”, trovati dagli inquirenti in condizioni fatiscenti, tra muffe, calcinacci e insetti infestanti, oltre che privi di qualsivoglia catalogazione, cartellinatura e bollatura, ritenuti indispensabili per il rintraccio in caso di dispersione.