Napoli. Da ex moglie del boss degli Scissionisti Gaetano Marino, tra i protagonisti a Napoli nella prima decade degli anni Duemila di una delle più sanguinose guerre di camorra, la faida di Scampia, all’incoronazione a boss.
E’ la parabola che le rivelazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Tamburrino disegnano per Immacolata Rispoli, meglio conosciuta come Tina Rispoli, assurta agli onori delle cronache nel 2019 per il suo matrimonio in grande stile, con tanto di carrozze trainate da cavalli bianchi, con il cantante neomelodico Tony Colombo.
Ma Tina Rispoli – questa la rivelazione del pentito – non farebbe solo da ornamento alle cronache della malavita della periferia orientale napoletana. “E’ Titina – dice agli inquirenti – che gestisce la famiglia là, è lei il capo del clan Marino”.
Tamburrino non è un pentito qualunque. E’ il collaboratore di giustizia che ha consentito di far arrestare dopo oltre 14 anni di latitanza Marco Di Lauro, nome in codice “F4”, ex reggente dell’omonimo clan di camorra di Secondigliano fondato dal padre Paolo, detto “Ciruzzo o’ milionario”.
Anche i giudici del Riesame, alla stregua della DDA e del Gip di Napoli classificano Tamburrino come un “collaboratore di estremo rilievo”.
“Lo spessore criminale della Rispoli – scrivono i giudici – è correlato anche alla disponibilità di ingenti ricchezze ereditate dal marito defunto che le consente di supportare sodalizi che a lei si rivolgono per affari che richiedono un sostegno economico”. Le parole di Tamburrino sul clan Marino descrivono Tina Rispoli come il vertice del sodalizio che gestiva una lucrosa piazza di spaccio nelle cosiddette “Case Celesti” di Secondigliano.
La Procura di Napoli contesta, tra l’altro, a Tina Rispoli il concorso esterno in associazione mafiosa.
Le “ingenti ricchezze”, sempre secondo i giudici, sarebbero quelle che il defunto marito Gaetano Marino, ucciso in un agguato di camorra a Terracina il 23 settembre 2012, le ha lasciato: “A causa di tale decesso la Rispoli è diventata l’unica detentrice di un’enorme fortuna economica, accumulata dal Marino, composta soprattutto da denaro liquido”.
Per i giudici del Riesame, quindi, la vedova del boss Gaetano Marino, “è dotata di un’intensa capacità criminale”. La donna e il marito, il cantante neomelodico Tony Colombo, sono stati arrestati lo scorso 18 ottobre insieme con Vincenzo Di Lauro, secondogenito di Paolo Di Lauro alias “Ciruzzo il Milionario”, nell’ambito di una indagine dei carabinieri del comando provinciale e del Ros di Napoli.