“L’autonomia è una truffa che rischia di rompere l’unità nazionale. Siamo alla soglia critica, quando si mettono in atto certi processi non si sa dove si va a finire”. Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento a Napoli sul tema “L’impatto dell’autonomia differenziata sulla sanità del Mezzogiorno”. “Noi lavoriamo – ha detto De Luca – per la dignità del sud, della Campania e di Napoli. Siamo quelli che hanno governato meglio di tutti la sanità pubblica visto che siamo la Regione con meno medici, meno posti letto, meno infermieri. Se qualcuno al nord dice il contrario bisogna combatterlo a viso aperto, per come si combattono gli oppositori. Dobbiamo educare i nostri giovani a tenere la testa alta per combattere. Nella vita regali non se ne ricevono, Seneca diceva ‘vivere militare est’. Nell’autonomia differenziata c’è un’impostazione totalmente contabile, ormai il sentimento nazionale è del tutto scomparso, anni fa i politici adottavano il meridionalismo come modalità irrinunciabile, ora invece è un comportamento residuale”. De Luca ha sottolineato che l’autonomia “è una legge truffa di Calderoli. Dicono che vanno avanti ma dopo dieci anni possono rivedere tutto. Ci sono elementi di truffa in un Paese in cui oggi tutti i fondi nazionali sono accentrati nell’unica stanza del ministro più inconcludente e incosciente della storia italiana, che si presenta bene come seminarista ma non ha mai concluso niente in tutta la sua vita”, conclude riferendosi, senza nominarlo, a Raffaele Fitto. Abbiamo troppi meridionali disertori, opportunisti, che mantengono un atteggiamento nei confronti del potere che è di totale subalternità” ha continuato De Luca. “Dobbiamo educare i nostri giovani alla dignità, a tenere la testa alta e a combattere. Nella vita regali non se ne ricevono”. Il riferimento sembra essere a quanto detto nelle ultime ore dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, su dialogo aperto a livello istituzionale con il governo. “Altri colleghi delle regioni meridionali hanno un atteggiamento vile e ritengono che contino più le bandiere di partito rispetto agli interessi dei nostri figli, delle nostre famiglie e imprese”, ha incalzato De Luca, che poi non ha voluto aggiungere nulla sul tema, alla fine dell’evento. “Prepareremo una nuova campagna di comunicazione di massa su quello che sta succedendo al ministero della Salute”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca,. Senza fare riferimenti specifici e senza fare nomi, le parole del governatore arrivano dopo le indiscrezioni in merito alla nomina a dirigente del Dipartimento di Prevenzione del ministero della Sanità per Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. “Sono come i cafoni arricchiti, la cafoneria al potere. Stanno occupando – ha proseguito De Luca – posti di rilievo incredibile a livello di ministeri, rischiando di creare un danno incredibile all’Italia. Almeno sulla sanità evitate di fare clientela politica perché è in gioco la vita dei cittadini”. Dobbiamo rispondere alla Corte dei Conti perché abbiamo avuto un atto di coraggio e siamo partiti tre mesi prima del governo nazionale per certificare l’avvenuta vaccinazione per il Covid”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sul rinvio a giudizio deciso dalla Corte dei Conti per danno erariale a causa delle smart card.
CRONACA
8 marzo 2024
Autonomia, De Luca bacchetta il sindaco Manfredi