La Soprintendenza non risponde e il Comune si avvale del silenzio-assenso per proseguire le operazioni che doteranno Torre Annunziata di un nuovo sistema di videosorveglianza. L’ente torrese, lo scorso primo marzo, ha infatti trasmesso alla Soprintendenza ABAP della Città Metropolitana di Napoli una proposta di provvedimento paesaggistico, con allegato il progetto composto dalla planimetria di distribuzione dei pali per l’impianto di videosorveglianza sul territorio comunale (Stato di fatto e Stato di Progetto), la scheda tecnica “palo tipo”, la relazione tecnica e quella paesaggistica, aspettando un parere di competenza. Un’istanza alla quale nessuno ha risposto nonostante il sollecito da parte del Comune di Torre Annunziata, che ha dunque provveduto a rilasciare l’autorizzazione paesaggistica per l’intervento di ampliamento dell’impianto di videosorveglianza comunale sfruttando la decorrenza dei termini oltre la quale si forma il silenzio-assenso. Dopo numerosi annunci, sembra finalmente giunta la svolta per uno degli interventi più attesi nella città torrese che negli ultimi mesi è stata coinvolta e sconvolta da numerosi episodi dall’alto tasso criminale, con la continua lotta tra i clan del territorio per il dominio dell’area. Il tutto a discapito della città di Torre Annunziata che a causa della camorra vede continuamente macchiare il proprio nome dalla criminalità organizzata. Un’odissea iniziata con la precedente amministrazione e continuata, purtroppo, anche con la commissione straordinaria insediatasi al suo posto e ormai quasi giunta alla fine del suo mandato. L’intervento, infatti, era già previsto quando a guidare il Comune c’era l’ex sindaco Vincenzo Ascione, decaduto dall’incarico a seguito dello scioglimento per infiltrazione mafiosa ed in parte ritenuto responsabile del mancato completamento dell’opera, vicenda presente tra le motivazioni che hanno portato alla sua decadenza dall’incarico. Ascione, secondo la relazione della commissione d’accesso giunta a Torre Annunziata quando è stata posta la parola fine al suo mandato, avrebbe infatti volontariamente ritardato l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza, nonostante i numerosi solleciti da parte dell’ex prefetto di Napoli Marco Valentini. Al posto di Ascione, ormai due anni fa, l’arrivo della commissione straordinaria al Comune oplontino che era stata chiamata fin da subito a dare risposte riguardo quello che rappresenta un supporto essenziale nel controllo della città, sempre più spesso cruciale per le indagini delle forze dell’ordine nell’assicurare alla giustizia i criminali, individuati in molti casi proprio grazie alle immagini di telecamere private e pubbliche, laddove funzionano, prelevate e analizzate dagli inquirenti. Risposte che ad oggi non si sono ancora tradotte nel completamento dell’intervento che, secondo quanto sempre ribadito dai commissari straordinari, avverrà entro la fine del loro mandato.
CRONACA
4 aprile 2024
Videosorveglianza a Torre Annunziata: sprint per installare le super-telecamere