Torre Annunziata. Un’amministrazione non ha la possibilità di creare posti di lavoro ma ha l’obbligo di costruire le condizioni affinché l’occupazione si rilanci. Rendere appetibile il territorio per gli investimenti privati, è diventata oggi una priorità per ogni realtà. Ecco le ricette dei quattro candidati a sindaco che si stanno confrontando attraverso le colonne di Metropolis.
Carmine Alfano(Alleanza Straordinaria)
Il tema del lavoro va affrontato su due fronti. Il primo emergenziale, il secondo di prospettiva. Quello che possiamo fare immediatamente è impegnarci affinché venga rispettata la clausola di salvaguardia sociale che vale per tutti gli imprenditori che investono sul territorio. A chiunque crei lavoro va garantito pieno sostegno anche in tema di sburocratizzazione ma allo stesso tempo va ricordato l’obbligo, non solo morale ma anche formale dal momento che esiste un atto del consiglio comunale, di assumere giovani residenti a Torre Annunziata. Questo vale anche per il nascente centro commerciale Maximall Pompeii. Ciò che invece possiamo progettare sul lungo termine, anche con il sostegno delle istituzioni sovracomunali, è un piano di formazione e di inclusione per offrire ai nostri giovani la possibilità di essere competitivi sul mercato. Bisogna inoltre incentivare l’iniziativa privata anche nella proposizione dei servizi legati ai parcheggi, al turismo, al food street, alla risorsa mare. Bisogna alzare lo sguardo e immaginarsi una città dinamica, viva, competitiva nel settore del turismo, una città che sappia contagiarsi di iniziative. Ovviamente il lavoro è uno strumento di lotta alla criminalità, creare opportunità di lavoro significa dare una possibilità di scelta ai ragazzi a rischio, significa anche ridare dignità a chi vuole redimersi. Per questo sarà utile ricorrere al decreto interministeriale che prevede l’accesso al Fondo per il recupero e il reinserimento dei detenuti e dei condannati.
Corrado Cuccurullo (Centrosinistra)
E’ essenziale instaurare una collaborazione sistematica con le principali imprese, in particolare quelle con maggiori dinamiche assunzionali, creando un tavolo di concertazione che coinvolga le stesse, le parti sociali, l’amministrazione comunale e la Regione Campania per promuovere l’inserimento lavorativo dei cittadini di Torre, inclusi i soggetti più deboli come giovani, donne ed espulsi dai processi produttivi. In alcuni casi, È inoltre fondamentale sviluppare percorsi di qualificazione e formazione per i giovani, ideati in collaborazione con scuole locali e Università. Il Comune, in tal caso, potrebbe assumere un ruolo di coordinamento e facilitazione, mettendo a disposizione anche aree attrezzate. Negli anni, diverse opportunità di sviluppo hanno bypassato Torre e non possiamo perdere il treno anche ora. È tempo, poi, di valorizzare iniziative già esistenti come l’ITS Academy, che forma giovani pronti ad entrare in aziende di rilievo come Novartis attraverso percorsi formati co-progettati. Non si può trascurare il settore della formazione industriale, e pertanto dobbiamo ampliare l’offerta formativa dell’Academy e facilitare la collaborazione con università su temi come l’intelligenza artificiale e le scienze applicate, incluso l’ingegneria nautica e l’architettura. Infine, considerando il turismo sostenibile, già visibile in città, è cruciale coordinare e supportare una formazione che elevi il livello dei servizi offerti ai turisti. Tutte queste e altre azioni dovrebbero emergere dalla partecipazione collettiva a definire una nuova visione di sviluppo della città.
Lucio D’Avino(Oplonti Futura)
Il lavoro si crea con la crescita della città. Se questa prospera, prospera anche l’ambito economico. Lo sviluppo può passare attraverso l’incremento del turismo. Siamo geograficamente in un punto strategico. L’amministrazione può dare un incentivo ai privati ad investire nel nostro territorio. Può farlo attraverso un brand che oggi non esiste, il brand Torre Annunziata, un prodotto appetibile per gli investitori privati usufruendo anche dei diritti e di quelli che sono i benefici fiscali che ad oggi la legge ci consente di ottenere, primo fra tutti la Zes. A breve in città aprirà un centro commerciale tra i più grandi d’Europa, una risorsa che va sfruttata soprattutto per i cittadini torresi. Al di là del nome, che richiama un’altra città e scelto proprio perché ad oggi non esiste un brand Torre Annunziata, questa nuova realtà può creare un indotto e mi auguro che ci sia spazio per i nostri cittadini. È chiaro che su questo il Comune possa fare poco. Questa è una città in cui ci sono diversi luoghi in cui è possibile formarsi, centri di formazione importanti, e noi vogliamo introdurre uno sportello di competenza comunale che si chiama centro lavoro. Uno sportello dove le richieste dei privati possono confluire con le esigenze dei cittadini. Un discorso parallelo a quello per il centro per l’impiego, per il quale noi faremo il possibile per una sua riapertura a Torre.
MariantoniettaZeppetella (M5S)
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione bisogna indire un bando per reclutare assistenti amministrativi, collaboratori, funzionari. Inoltre bisogna incrementare il corpo della polizia municipale. Va messo in moto un meccanismo per incentivare l’artigianato, le piccole attività commerciali, favorendo il piccolo commercio attraverso la decontribuzione dei contributi comunali ponendoci come supporto e aiuto ai nuovi negozi che intendono aprire. Vanno aiutati aiutare i giovani. Aiutarli nel dare loro l’opportunità di guardarsi intorno, di orientarsi e formarsi mediante anche la promozione di rapporti di scambio con paesi esteri, che li aiuterebbe a osservare le prospettive possibili. Bisogna incentivare la figura di Torre Annunziata nel mondo, attraverso un ufficio preposto, nel curare l’immagine della città che sia conosciuta non come quella dell’amministrazione sciolta per infiltrazione camorristica ma per le sue ricchezze. Una città che ha la risorsa mare, degli scavi importanti. Bisogna far sviluppare Torre dal punto di vista turistico, potenziando gli scavi premendo affinché venga aperta la Villa B e migliorando la segnaletica, creando un indotto economico. Quindi migliorando l’aspetto e la viabilità cittadina. Più la si rende appetibile, più si attirano investitori locali e non. Importante è il rapporto con le associazioni, che devono essere coinvolte nella vita e nelle decisioni dell’amministrazione, con gli imprenditori, gli stakeholder e con gli istituti scolastici nel formare le figure lavorative richieste, prima che i ragazzi giungano sul mercato del lavoro. Un’idea, un progetto non può avere successo se non è condiviso. I cittadini devono sentirsi parte del percorso e delle decisioni, sentirsi coinvolti e partecipi di una democrazia vera.