Nella terra di nessuno, persevera l’arroganza di chi forte dell’assenza di controlli fa della cosa pubblica una cosa privata. In particolar modo, prosegue senza freni il fenomeno della sosta selvaggia che congestiona il traffico cittadino, già sull’orlo della crisi a causa degli innumerevoli ed eterni lavori disseminati lungo Torre Annunziata e di quelle transenne e cantieri divenuti, spesso, parte dell’habitat stesso. Così accade che ancora una volta, sul corso, si parcheggi in doppia fila per andare a comprare il pane o, addirittura, si utilizzi il marciapiede per fermarsi «giusto un attimo» a prelevare alla cassa automatica della banca. Così accade che le auto occupino gli stalli riservati ai motorini, che fioriere o sedie facciano la stessa cosa con le strisce destinate alla sosta delle autovetture. Segnalazioni che puntuali giungono dai cittadini, che si sfogano sui social per lo stato delle cose, che da un lato chiedono ai loro omologhi di rispettare la propria terra e dall’altro chiedono a chi di dovere maggiori controlli e presenza sul territorio. «Siamo pochi, un terzo di quanti servirebbero» filtra come risposta dalla polizia municipale che deve fare i conti con un organico ridotto all’osso, nuovi pensionamenti in vista e l’assenza di collaborazione da parte dei torresi. Un circolo vizioso, quello della sosta selvaggia, messo in moto da chi si sente al di sopra delle leggi, da chi si sente più furbo, da chi stanco di sottostare alle regole mentre tutto il mondo intorno le ignora decide di adeguarsi, ma anche da chi in una città nel caos ritiene che i propri comportamenti non arrechino danni o aggravino la situazione, come fosse una goccia nell’oceano. Solo che i danni ci sono, sono evidenti e spesso hanno causato ritardi importanti ai mezzi di soccorso rimasti per ore bloccati nel traffico e giungendo da chi aveva bisogno di cure immediate quando ormai non c’era più niente da fare.
CRONACA
26 aprile 2024
Torre Annunziata. Sosta selvaggia in centro: zero controlli