Una lettera firmata da quattro ex-parlamentari – Amedeo Laboccetta e Mario Landolfi (centrodestra), Eugenio Mazzarella e Massimo Villone (centrosinistra) – è stata consegnata ieri mattina ai deputati affinché abbandonino l’obiettivo di approvare il testo sull’autonomia differenziata prima delle elezioni europee del prossimo 9 giugno favorendo, invece, l’ampliamento del dibattito “per chiarire gli indirizzi che la presidente del Consiglio Meloni e il ministro Calderoli vogliono seguire nella gestione della fase successiva all’approvazione” si legge nella nota. La richiesta – si spiega in una nota – nasce dalla constatazione che premier e ministro delle Riforme sono i veri dominus delle intese Stato-Regione. E quelle che avranno ad oggetto le competenze (con relative risorse) non abbisognevoli della preventiva determinazione dei Lep potranno essere stipulate immediatamente, con il rischio di trasformare l’Italia in una Repubblica-Arlecchino di venti staterelli. Da qui la richiesta di fare chiarezza sugli indirizzi che seguiranno Calderoli e soprattutto la Meloni, cui la legge affida il potere di “limitare il negoziato” tra Stato e Regioni se messa a rischio l’unità giuridica ed economica della nazione. “Solo così – sottolinea la lettera – si potrà dare una risposta ai tanti dubbi emersi nelle audizioni e nel dibattito pubblico”. Infine, l’appello: “Qualora non venisse fatta piena chiarezza – concludono i quattro firmatari – chiediamo alle deputate e ai deputati di esercitare la libertà di voto loro garantita dalla Costituzione: una obiezione di coscienza nazionale”. Intanto l’europarlamentare uscente del Pd, Pina Picierno, parteciperà oggi “all’iniziativa presso il complesso di Santa Maria La Nova, a Napoli, promossa dall’associazione “Fianco a fianco” di Antonio Marciano che sarà un momento di riflessione importante e ho accolto con gratitudine il loro invito. La prevista partecipazione del presidente di Svimez, professor Giannola, e di tante autorevoli testimonianze amministrative e sociali, rendono l’appuntamento centrale in vista delle prossime elezioni europee, perché nessuna soluzione agli storici divari tra nord e sud del paese è immaginabile al di fuori del contesto di integrazione europea e di rafforzamento del partenariato euromediterraneo” le parole della Picierno. “L’impegno per lo sviluppo delle regioni e delle città del sud, il contrasto al disegno dell’autonomia differenziata voluto dalla Lega, la promozione dei giovani e delle donne che studiano, lavorano, fanno impresa sono il cuore della nostra iniziativa politica e la ragione sociale del Partito Democratico” conclude. Anche i Cinque Stelle si schierano contro: “Alla Camera è iniziata la discussione del ddl Calderoli che spacca a metà il Paese, il Governo Meloni si appresta a sferrare la pugnalata mortale al cuore della Costituzione e degli italiani. Un disegno criminale al quale ogni cittadino che abbia buon senso ha il dovere di opporsi con forza”. Così Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto, che aggiunge: “purtroppo quelle posizioni interne alla maggioranza di Governo, che sono contrarie a questo scempio che mina l’unità del Paese, finora si stanno mostrando con poco coraggio e nessuna efficacia”.
CRONACA
30 aprile 2024
La lettera di quattro ex parlamentari «Autonomia differenziata dopo il voto»