Continua il rialzo degli affitti: case in aumento del 2,3% nel mese di aprile, +13,1% in un anno. Analizzando i mercati provinciali, si evince un’incremento dei prezzi in tre quarti delle zone monitorate ad aprile.
Questo trend è particolarmente evidente nelle zone che presentano un’offerta particolarmente ridotta, ma, al contempo, la domanda è tutt’altro che poca. Ad esempio, la provincia di Arezzo ha visto un aumento del 22,3%, Cosenza (10,4%) e Sassari (10,3%). Al contrario Rimini ha segnato il maggior calo con una diminuzione dell’11,2%, seguita da Nuoro (-8,5%), Bolzano (-7,2%) e Trieste (-4,2%).
Lucca si conferma la provincia più cara dello stivale con una media di 30,4 euro al metro quadrato, seguita da Belluno (29,7 euro/m2), Ravenna (24,2 euro/m2), Grosseto e Rimini (23 euro/m2).
Le province con i valori più bassi sono Avellino (5,4 euro/m2), Caltanissetta (5,1 euro/m2) e Enna (4,8 euro/m2). Il quadro dei capoluoghi vede un andamento positivo dei prezzi, sebbene marcato rispetto ad altre aree, con aumenti in 49 città, ribassi in altri 35, mentre 5 rimangono invariate.
Tra i grandi mercati, Milano e Napoli sono rimasti stabili, mentre Torino e Roma hanno sperimentato rispettivamente un’aumento dell’1,6% e del 2,4%. Nonostante non ci sia stato un rialzo Milano rimane anche ad aprile il capoluogo più costoso, con un valore medio di 23,3 euro al metro quadrato. Al secondo posto si trova Firenze con 20 euro al metro quadrato, seguita da Venezia con 18,9, Bologna 17,5 e Roma 16,5.
Le locazioni più economiche si trovano a Caltanissetta (4,7 euro/m2), Agrigento e Cosenza (5,5 euro/m2).