Torre del Greco. «Le elezioni europee saranno un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza alla raccolta differenziata». Così sosteneva – attraverso l’assessore all’ambiente Antonio Ramondo – l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella alla vigilia dell’ultima corsa alle urne: uno «spot» per promuovere l’installazione di una serie di ecobox nelle scuole individuate come sedi elettorali, diventato l’ennesimo autogol per il «super-esperto» ai rifiuti della giunta di palazzo Baronale.
Perché se elettori e addetti ai seggi si sono prodigati per una corretta differenziata, non ugualmente «sensibili» si sono dimostrati gli addetti del successivo smaltimento dei «rifiuti elettorali».
A distanza di una settimana dal voto, infatti, cumuli di urne vuote e altre ricolme di residui di carte sono accatastate nell’area di viale Sardegna. I numerosi scatoloni – utilizzati proprio per le recenti elezioni europee, con in bella vista il logo del Ministero dell’Interno – sono da giorni abbandonati lungo la zona nord del mercato ortofrutticolo.
Un’immagine davvero penosa e non proprio «esemplare» e «educativa» per l’amministrazione comunale. «Da anni ormai questo importante sito è terra di nessuno» afferma con rabbia Giovanni, un anziano acquirente che frequenta i rivenditori del mercato. «Lo dimostrano – prosegue – i vari e importanti immobili in condizioni disastrate, circondati da erbacce e rifiuti di ogni specie. Purtroppo, il mercato è divenuto terra di nessuno».
Non ha torto Giovanni, in quanto i circa 5000 metri quadri dell’area di viale Sardegna da lungo tempo subiscono gravissime offese ambientali. Non a caso, nel 2020, la zona nord, dove attualmente sono buttati gli scatoloni/urne, venne messa sotto sequestro dalla Procura di Torre Annunziata per reati urbanistici e ambientali. «In questo spazio non sono mai mancati i rifiuti di ogni specie, dal percolato a quelli pericolosi e speciali, come presenti anche adesso – riferisce Mario, un altro acquirente del posto – ma vedere oggi i ‘resti’ delle ultime elezioni, è davvero triste. Chili e chili di cartone da smaltire chissà quando. Una condizione inaccettabile, di profondo degrado e vergogna. E pensare che l’estesa area, se valorizzata adeguatamente, potrebbe rappresentare un forte traino economico, sociale e commerciale per l’intera città di Torre del Greco».
Un obiettivo, al momento, ignorato dall’amministrazione comunale degli spot-bluff.
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