Il presidente della Regione Vincenzo De Luca incontrerà i sindaci campani martedì pomeriggio. La richiesta di un confronto urgente era stata avanzata dall’Anci Campania, alla luce dei ritardi nell’erogazione delle risorse del Fondo sviluppo e coesione e del Piano operativo complementare. “Questi ritardi pongono i Comuni della Campania in una situazione economica e istituzionale molto seria, con conseguenze che potrebbero risultare devastanti per le nostre comunità locali. Senza la disponibilità dei fondi POC e FSC, rischiamo di non poter portare a termine progetti essenziali per lo sviluppo e il benessere dei nostri territori”, spiega il presidente regionale dell’Anci Carlo Marino nel dare la notizia dell’incontro di martedì 9 luglio alle ore 16 nell’Auditorium dell’Isola C3, Centro Direzionale di Napoli. De Luca è tornato con forza sul tema: “Dopo un anno, rimane ancora bloccato”. Il presidente, a margine di un appuntamento a Salerno, torna sulla questione del fondo di coesione “Peli, contropeli, sapete come si fa nell’amministrazione pubblica. Si vogliono bloccare le cose, pareri, contropareri, sottopareri, alla scadenza delle date, l’ultimo giorno, richieste di integrazioni”, rileva il governatore campano, secondo il quale, “dietro a questi ritardi, ci sono imprese che soffrono, interi comparti, come quello della cultura che non riesce a programmare le proprie attivita’ e iniziative, opere di messa in sicurezza del territorio che non partono”. “Il nostro programma di coesione – spiega – prevede finanziamenti importanti per i Comuni per le opere stradali. Invece, è tutto bloccato per ragioni che potete immaginare, che sono ragioni molto lontane dalla correttezza istituzionale e politica”. E aggiunge: “Comunque, continueremo a combattere fino a che non si sveglieranno a Roma e non la smetteranno con questi giochini di prestigio della politica politicante”, conclude De Luca. Ed è tornato anche sul tema dell’autonomia.“C’è una battaglia, quella che riguarda l’autonomia differenziata, rispetto alla quale sapete qual è la nostra posizione. Noi dobbiamo avere un’altra linea, che è quella che segue la Regione da sempre. La nostra linea è burocrazia zero, cioè stiamo spiegando, anche agli amici del Nord, che la nostra battaglia è su due fronti, contro l’autonomia differenziata, che aumenta il divario Nord-Sud, ma anche contro la palude burocratica romana, interpretata al meglio dal Governo Meloni, che sta dando un esempio clamoroso di burocratismo e di inefficienza”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Lunedì il Consiglio regionale della Campania voterà per la richiesta di indizione del referendum abrogativo sul ddl Calderoli. “Pensiamo – ha aggiunto – a quello che è successo per la zes unica nazionale, hanno sciolto le zes regionali che funzionavano benissimo, almeno la nostra. La zes nazionale, in sei mesi, non ha rilasciato una autorizzazione per una impresa. Una cosa scandalosa. Così come la gestione dei fondi europei e tutto il resto. Siamo pronti per la sfida dell’efficienza nei confronti di tutti, a condizione che partiamo ad armi pari. Se tolgono alla Campania 200 milioni di euro nel fondo di riparto nazionale per la sanità, non è che poi possiamo fare la battaglia per l’efficienza. O se ci tolgono il personale sanitario” l’accusa di De Luca.
CRONACA
7 luglio 2024
Fondi Fsc, De Luca chiama l’Anci Campania