Aperto ufficialmente da lunedì, nella commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, presieduta dal deputato Jacopo Morrone, il ‘filone di audizioni sul caporalato’ con il generale Antonio Bandiera, comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del lavoro, e di Massimo Ferraro, Fondazione osservatorio agromafie. Nel dettaglio, l’intervento del generale Bandiera, si legge, “ha spaziato dalle origini del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, risalenti al 1926, ai compiti e ai poteri ispettivi”. Bandiera hai poi citato diversi dati riguardanti l’attività ispettiva per il 2024: “per quanto riguarda le aziende agricole, ne sono state controllate 766, di cui 473 risultate irregolari; sul fronte dei cantieri edili, quelli controllati sono stati 1.756, oltre a 2.775 imprese, di cui 1.897 risultate irregolari, sono state denunciate all’autorità giudiziaria 1.606 persone e contestate ammende e sanzioni amministrative per oltre 11 milioni di euro (11.129.389), sequestrati, infine, 19 cantieri edili per evidenti carenze in materia di salute e sicurezza. Il generale Bandiera è poi passato all’attività ispettiva 2024 nel settore industria che ha visto controllate 605 imprese (di cui 402 risultate irregolari), denunciate all’autorità giudiziaria 369 persone, elevati 169 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, contestate ammende e sanzioni amministrative pari a oltre 4 milioni di euro (4.058.262) e sequestrate 16 pertinenze di opifici e macchinari industriali. Infine il settore terziario, nell’ambito del quale sono state controllate 3.920 aziende (di cui 2.726 risultate irregolari), denunciate all’Autorità giudiziaria 2.141 persone ed elevati 1.108 provvedimenti di sospensione dell’attività.” Ci sono poi altri ambiti di attività: quello della verifica della formazione dei lavoratori in materia di sicurezza, quello delle truffe a danno degli enti previdenziali e assistenziali, dove “particolarmente produttiva” è stata l’attività di contrasto all’’indebita percezione del reddito di cittadinanza” nonché all’indebita percezione della disoccupazione (Naspi), dell’assegno sociale e dell’assegno di inclusione, infine l’ambito del lavoro nero e irregolare, con la verifica tra il 2022 e il 2023 delle posizioni contrattuali e previdenziali di 45.294 lavoratori di cui 6.565 ‘in nero’ e 5.924 ‘irregolari’ e la sospensione di 2.524 attività d’impresa”. Per il 2024 sono stati controllati 26.443 lavoratori, di cui 3.132 risultati impiegati ‘in nero’ e 6.642 ‘irregolari’, sospese 1.524 attività d’impresa. “Le più gravi forme di sfruttamento del lavoro – ha poi affermato – sono connesse a condotte criminali collegate all’ingresso e alla permanenza di clandestini sul territorio nazionale”. Nel corso delle attività investigative sono state individuate, ha spiegato, “vere e proprie consorterie criminali finalizzate a perseguire ingenti profitti attraverso il grave sfruttamento lavorativo, il lavoro forzato e la tratta di esseri umani”. In questo ambito, il Comando ha diversi articolati obiettivi tra cui quello di contrastare, in particolare, le organizzazioni che favoriscono l’ingresso illegale degli stranieri in Italia per lo sfruttamento lavorativo; chi favorisce la permanenza di clandestini in Italia per trarne un ingiusto profitto; le ipotesi di riduzione in schiavitù e di tratta di esseri umani per lo sfruttamento lavorativo; l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, il cosiddetto ‘caporalato’, nei diversi settori. E sul ‘caporalato’, è stato ricordato, “nel settore agricolo il Comando, d’intesa con l’Ispettorato nazionale del lavoro, ha pianificato una serie di ‘vigilanze straordinarie’, in primo luogo, in Lazio (31 maggio 2024) con 23 imprese ispezionate, di cui 16 irregolari; 172 posizioni lavorative esaminate, di cui 9 in ‘nero’ e 9 ‘irregolari’; 4 sospensioni di attività imprenditoriale; 15 persone deferite all’autorità giudiziaria e oltre 116.000 euro (116.512) di sanzioni e ammende contestate. In secondo luogo, in ambito nazionale (3 luglio 2024) con 310 imprese ispezionate di cui irregolari 206, 2051 posizioni lavorative esaminate di cui 216 in ‘nero’ e 400 ‘irregolari’, 128 sospensioni di attività imprenditoriali, 171 persone deferite all’Autorità giudiziaria e due locali sequestrati utilizzati come dormitori per i braccianti agricoli. Infine, sono 153 le indagini in corso in tutti i settori e nell’intero territorio nazionale per contrastare il fenomeno ‘caporalato’: 52 di queste riguardano il settore agricolo, 7 nel nord-ovest del Paese, 9 nel nord-est, 11 il centro, 18 il meridione e 7 la Sicilia”. Nel corso della sua audizione, Massimo Ferraro ha posto l’accento sulla “sottocultura del caporalato”, indicando le direttrici su cui si è mossa la Fondazione Osservatorio Agromafie: “la promozione di iniziative legislative per rafforzare il quadro normativo contro lo sfruttamento lavorativo, il sostegno a progetti di inclusione sociale e lavorativa per le vittime del caporalato e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su rischi e conseguenze di questa pratica illegale”. Ferraro ha puntato poi l’attenzione “sulla difesa del lavoro in agricoltura, del prodotto del lavoro e del valore lungo la filiera. Sotto la lente le condizioni contrattuali nella filiera agroalimentare e le importazioni di prodotti agricoli dall’estero. Occorre quindi riequilibrare i rapporti contrattuali tra i soggetti della filiera, caratterizzata anche da pratiche commerciali sleali, da distorsioni che vanno dalla distribuzione all’industria fino alle campagne dove i prodotti agricoli pagati pochi centesimi spingono le imprese oneste a chiudere lasciando spazio all’illegalità. Il risultato – afferma Ferraro – è che ad esempio quando si acquista una passata in un supermercato si paga più la confezione che il pomodoro contenuto. Un paradosso favorito dalla concorrenza sleale delle importazioni low cost da paesi esteri, che non rispettano le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti in Italia, spesso anche grazie a agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dalla Ue. Infine, la descrizione di alcuni progetti finalizzati all’emersione del lavoro irregolare e clandestino, per contrastare la presenza del caporalato e sostenere i lavoratori stagionali in agricoltura nella loro attività” le parole di Massimo Ferraro sul tema del caporalato.
CRONACA
11 luglio 2024
Lotta al caporalato, oltre 1600 denunce sanzioni per 11 milioni