Davide Alfieri presidente del consiglio comunale, una giunta a sei poltrone, due assessorati al Partito democratico, tre nomine politiche su indicazione di Campania Libera, Socialisti e Popolari, un assessore tecnico scelto direttamente da lui e la delega al bilancio nelle sue mani in linea con la sua formazione professionale. Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha disegnato l’ossatura della sua amministrazione ed è certo di aver trovato la quadra definitiva per varare la sua prima giunta. Oggi sta comunicando la sua visione di governo agli otto partiti della coalizione di centrosinistra che lo hanno supportato nella campagna elettorale, li incontrerà uno per uno a Palazzo Criscuolo. Quaranta minuti concessi ad ognuna delle delegazioni, a partire dal Partito democratico per finire a Per, una full immersion che esaurirà le consultazioni in meno di 24 ore e che, se tutto dovesse filare liscio, dovrebbe avviare concretamente la sua consiliatura.
Negli incontri bilaterali, il sindaco parlerà anche degli obiettivi e dei programmi già sviscerati in campagna elettorale, e discuterà anche delle cariche secondarie da affidare agli alleati. Si va dalle presidenze delle commissioni consiliari alla guida della PrimaVera, fino ai componenti dello staff del sindaco, potrebbero essere due o quattro a seconda delle esigenze ma non prescinde dalla carica che il primo cittadino ha già assegnato di fatto a Pierpaolo Telese, uno degli amministratori più presenti a Palazzo Criscuolo dal 1995 ad oggi, suo consigliere-ombra e regista di quasi tutte le iniziative elettorali che hanno preceduto il voto del primo turno e del ballottaggio. La trattativa più dura sarà quella che dovrebbe portare Ciro Alfieri alla presidenza del consiglio, ovvero sulla seconda poltrona del Palazzo. Questa, secondo il bon ton della politica non dovrebbe essere una carica inserita tra quelle da assegnare secondo il manuale Cencelli, si tratta di una figura di garanzia per l’intero consiglio comunale che viene votata a maggioranza in assise.
Ci sono anche altre certezze segnate in rosso nell’agenda del primo cittadino da comunicare agli alleati. Intanto la maggioranza non sarà allargata e non sarà mutata rispetto al voto. Tradotto: non si accetteranno transfughi dall’opposizione e chi è stato eletto resterà in consiglio, dunque non ci saranno surroghe dovute a promozioni. Per gli assessori, pretenderà dai partiti che avranno diritto ad esprimere preferenze una rosa di nomi tra i quali sceglierà in piena autonomia. Dei sei assessori, tre saranno donna e una sarà nominata vicesindaco. Cambieranno anche i nomi delle deleghe che saranno distribuite tra gli assessori, avranno definizioni più innovative, più chiare e immediatamente comprensibili anche alla cittadinanza.
Il consiglio comunale sarà spostato a Palazzo Criscuolo, anche se ci vorrà qualche mese per allestire una nuova aula consiliare che dia importanza e solennità ai lavori. Saranno allestiti banchi in legno e platee nella sala fronte mare che al momento necessita di alcuni lavori di ristrutturazione. Restano poi da individuare alcuni punti strategici: la rigenerazione urbana e il ridisegno dell’area portuale su tutti. Ma per questo bisognerà attendere il primo consiglio dopo la proclamazione degli eletti, quando Corrado Cuccurullo presenterà alla città il suo programma e la sua squadra di governo. La data dovrebbe essere tra il 5 e il 14 agosto.