Italiani in fuga dal Belpaese: partono 100mila persone all’anno, il 18% sono under20
CRONACA
19 luglio 2024
Italiani in fuga dal Belpaese: partono 100mila persone all’anno, il 18% sono under20
metropolisweb

Aumentano gli italiani che lasciano il paese per andare a vivere all’estero. Al 31 dicembre 2022 sfiorano quota sei milioni (5 milioni e 940mila per l’esattezza), registrando una crescita di 97mila persone rispetto all’inizio dell’anno. Oltre la metà sceglie di restare in Europa (3 milioni e 246mila) mentre più di 2 milioni e 384mila risiedono in America.

Tra i Paesi più ‘gettonati’ il Regno Unito, la Germania e la Francia. E’ la fotografia scattata in un report dell’Istat. Ad espatriare nel 2022 sono stati per lo più giovani: il 54% con un’età compresa tra i 20 e i 39 anni e il 18,4% under 20. Per quest’ultimo gruppo si tratta, prevalentemente, di bambini e giovani che si muovono con i genitori. Quasi 31mila (il 30,7%) sono in possesso di almeno una laurea e 32mila di un diploma (32,5%).

Il consolato che registra la presenza più alta di italiani è quello di Londra, dove nel 2022 risultano risiedere quasi 375mila connazionali (su 456mila dell’intero Regno Unito). Sono per lo più uomini e tra i più giovani dell’intero contingente residente all’estero. Segue Buenos Aires, con poco più di 322mila italiani, in questo caso sono di più le donne e l’età mediana è pari a 49 anni.

Il rapporto evidenzia che il numero di cittadini italiani residenti all’estero cresce nel 2022 per varie cause: nei flussi migratori con l’Italia gli espatri oltrepassano di oltre 25mila unità i rimpatri; si contano 25mila nascite contro 8mila decessi e si registrano 85mila acquisizioni di cittadinanza italiana (stima che comprende, oltre alle acquisizioni per matrimonio e per trasmissione al minore convivente, soprattutto i riconoscimenti della cittadinanza italiana iure sanguinis, pari al 49%).

L’età media dei connazionali all’estero è di 43 anni, ma c’è una forte variabilità in base ai Paesi: si va dai 33 anni di chi risiede in Austria ai 58 anni in Canada. Guardando a chi decide di ‘tornare a casa’ la quota di giovani tra i 20 e i 39 anni è più contenuta rispetto agli espatri. Risulta differente anche la composizione per titolo di studio: il 47,7% ha un titolo inferiore al diploma mentre i laureati costituiscono solo il 22,8%. Quasi la metà (il 45,9%) è diretto verso il Nord, il 19,7% al Centro e il 34,4% nel Mezzogiorno. La prima regione per numero di rimpatri è la Lombardia, dove si registra il 17,8% dei rientri, seguita dal Lazio (10,6%), dalla Sicilia (9,5%) e dalla Campania (8,2%).