Torre Annunziata, spari al Lido Azzurro: in cella l’indagato
CRONACA
31 luglio 2024

Torre Annunziata, spari al Lido Azzurro: in cella l’indagato

metropolisweb

E’ gravemente indiziata di avere preso parte alla sparatoria scattata nel lido “Azzurro” di Torre Annunziata, che lo scorso 19 luglio ha gettato nel panico i bagnanti, la persona sottoposta a fermo dalla Polizia di Stato e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di TorreAnnunziata lo scorso 26 luglio per la quale il gip ha disposto il carcere all’esito dell’udienza di convalida.L’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso e le forze dell’ordine hanno contestato all’indagato i reati di tentato omicidio, strage nonché detenzione e porto di armi da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso. Il giudice,però, ha escluso il reato di strage confermando tutti gli altri.Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine l’indagato è entrato in azione con un complice non ancora identificato,armati di una pistola e di un fucile, e avrebbe aperto il fuoco nei confronti di una persona che si trovava nel mezzo di una folla di bagnanti – mettendo in pericolo così la pubblica incolumità- mentre la vittima designata riusciva a scappare ed a mettersi in salvo. L’azione sarebbe stata preordinata ed organizzata per punire la vittima a causa di uno sguardo disfida che avrebbe rivolto all’aggressore. Le ragioni presumibilmente sottese all’agguato ed uno degli autori dello stesso venivano individuati grazie a diverse attività tecniche già in essere da parte dei Carabinieri delNucleo Investigativo di Torre Annunziata ed ai successivi accertamenti svolti, nell’immediatezza dei fatti, da personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di TorreAnnunziata. Le modalità dell’azione sopra descritte venivano ritenute tipicamente mafiose in considerazione non solo della complessiva ricostruzione della condotta ma anche del presumibile movente della stessa.