Torre del Greco. Quindici assunzioni nei servizi sociali entro il prossimo autunno. È l’impegno assunto dal sindaco Luigi Mennella e dall’assessore al welfare Mariateresa Sorrentino al termine dell’incontro con i portavoce del coordinamento dei percettori dell’assegno di inclusione: un incontro richiesto a gran voce dai rappresentanti delle fasce deboli del territorio per individuare possibili soluzioni alla costante emergenza registrata presso gli uffici al piano terra degli ex Molini Meridionali Marzoli. «I percettori dell’assegno di inclusione devono subire sulla propria pelle la grave disorganizzazione del Comune – le ragioni alla base della protesta – Lo sportello prende in carico al massimo 25 pratiche al giorno: in molti, temendo di non essere ricevuti entro la scadenza con conseguente sospensione dell’assegno di inclusione, si mettono in fila già durante la notte: si tratta di condizioni disumane, in particolare per anziani e disabili».
Il summit in Comune
Concetti ribaditi durante l’incontro organizzato a inizio settimana con sindaco e assessore al welfare, alla presenza delle rappresentanze sindacali dell’USB. «L’amministrazione comunale si è espressa sulle nostre proposte garantendo l’assunzione entro settembre di 15 operatori per i servizi sociali – la nota firmata dal coordinamento dei percettori dell’assegno di inclusione al termine dell’incontro -. Questo va sicuramente nella direzione da noi auspicata di aumentare le pratiche giornaliere, potenziare il personale comunale e non esternalizzare il servizio». Affinché la promessa dell’amministrazione comunale si trasformi in realtà, il coordinamento non si scioglierà e – al contrario – continuerà a vigilare sul funzionamento delle politiche sociali.
Il nuovo sit-it
«A settembre terremo un nuovo presidio e richiederemo un nuovo incontro ai vertici dell’amministrazione comunale – conclude la nota -. Cogliamo l’occasione per aggiungere che la misura dell’assegno di inclusione è certamente un passo indietro nella dignità delle persone e del loro livello di vita rispetto alle precedenti misure di sostegno. I percettori, non solo a Torre del Greco, sono criminalizzati da una misura che ha il chiaro obbiettivo di marginalizzare ulteriormente i poveri al fine di costringerli ad accettare stipendi miserabili e sfruttamento ai massimi livelli». Un «bonus» per cui le fasce deboli sono costrette a lunghe code e a forti disagi davanti agli ex Molini Marzoli.
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