Torre del Greco. Torna l’ambulanza in Litoranea al servizio dei bagnanti delle spiagge. A due settimane dalla tragedia costata la vita al diciassettenne Piero Cirillo – stroncato in mare da un malore fatale dopo un tuffo – l’amministrazione comunale targata Luigi Mennella corre ai ripari per ripristinare un presidio fisso di primo intervento in caso di emergenze sanitarie.
Nei giorni scorsi, dietro espressa richiesta dell’assessore alla sanità Antonio Ramondo, sono state avviate le procedure per ottenere un’ambulanza attrezzata di tutti i presidi medici previsti dalla legge – compreso un defibrillatore – e in possesso di tutte le autorizzazioni da destinare al lungomare cittadino durante tutto il mese di agosto.
Una ricerca durata pochi giorni e conclusa con un nuovo affidamento alla Croce Rossa-Comitato di Ercolano – già affidataria del servizio durante il quinquennio del mandato di Giovanni Palomba – pronta a offrire un’ambulanza abilitata al servizio di emergenza/urgenza con personale volontario.
Secondo il provvedimento firmato dal dirigente del settore politiche sociali Gennaro Alessandro Borrelli al termine della trattativa diretta con la Croce Rossa-Comitato di Ercolano, l’ambulanza stazionerà in via Litoranea a partire da giovedì 8 agosto fino a sabato 31 agosto – tutti i giorni dalle 10 fino alle 16.30 – dietro un compenso complessivo di 4.000 euro.
Un importo inferiore alla soglia minima per l’applicazione del principio di rotazione così come «l’effettiva assenza di alternative – si legge nell’atto di affidamento – nonché di accurata esecuzione del precedente contratto, di talchè il contraente può essere reinvitato o essere individuato come affidatario diretto».
Il ritorno dell’ambulanza in Litoranea dovrebbe scongiurare il rischio di nuove tragedie in un periodo dell’anno in cui i lidi del lungomare cittadino sono letteralmente presi d’assalto da migliaia di bagnanti. «Ci siamo subito attivati per recuperare i fondi necessari per l’attivazione di un presidio fisso dell’ambulanza in Litoranea – sottolinea l’assessore alla sanità Antonio Ramondo -. In pochi giorni siano riusciti a districare un’intricata matassa burocratica e a individuare la soluzione idonea a garantire un servizio sanitario essenziale per la comunità».
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