Il ministro per la Coesione, Raffaele Fitto, ha nominato Giosy Romano coordinatore unico della Zes per tutto il Mezzogiorno d’Italia. Già commissario straordinario della Zes in Campania, Giosy Romano sostituisce Antonio Caponnetto che si è dimesso dall’incarico per motivi personali. Avvocato amministrativista, presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli e presidente della Cise, Confederazione Italiana per lo Sviluppo economico, Giosy Romano dal 2013 al 2018 è stato anche sindaco di Brusciano, in provincia di Napoli, e per un periodo anche presidente regionale dell’Anci. La Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno è stata istituita dal primo gennaio di quest’anno, e comprende tutti i Comuni dei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Si tratta di una zona nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in termini economici, finanziari e amministrativi. In relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa, come il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti (art. 16 D.L. 124/2023) alle imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali quali macchinari, impianti e attrezzature o di terreni e immobili strumentali agli investimenti, e infine la semplificazione amministrativa che implica, laddove previsto, una riduzione dei termini di istruttoria (art. 15 D.L. 124/2023).
I risultati di Romano Giosy Romano è stato premiato per i risultati importanti ottenuti da commissario straordinario della Zes Campania dove i numeri degli investimenti e degli insediamenti raccontano di una mobilitazione virtuosa nel settore produttivo che ha generato una crescita di tutto Mezzogiorno. Un bilancio ancora più apprezzabile se si considera lo stato dell’arte al 2021, quello di un territorio di contrasti e potenzialità inespresse. Il Mezzogiorno era una macro-area che contribuiva al 22,3% del Pil nazionale e aveva un Pil pro capite modesto. Il Covid aveva complicato tutto, frenando la crescita economica già in difficoltà. Nel mercato del lavoro il tasso di occupazione è inferiore rispetto al resto della Penisola, e a livello sociale si registrava un numero altissimo di giovani Neet, ai margini cioè dell’universo lavorativo e formativo. Tra il 2008 e il 2022, il Mezzogiorno ha visto una diminuzione della sua popolazione di oltre 600mila persone tra i giovani in età universitaria. Anche gli investimenti pubblici e privati hanno subito una drastica riduzione negli ultimi vent’anni. La Zes Campania e Calabria, come le altre nate con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti nelle regioni meno sviluppate del Sud, ha cambiato le cose. Le agevolazioni e le opportunità imprenditoriali messe a disposizione dallo Stato hanno ottenuto risultati tangibili. La sfida più complessa è stata l’introduzione di una procedura burocratica più snella per l’assegnazione dei nuovi insediamenti produttivi grazie allo strumento delle conferenze di servizi. Nel periodo che va dall’entrata in vigore delle Zone Economiche Speciali ad oggi, sono cresciuti gli investimenti delle aziende nel Mezzogiorno, ribaltando così il trend da sempre favorevole alle attività produttive del Centro e del Nord Italia. La quota delle imprese dislocate nel Mezzogiorno che investono il 20% del proprio fatturato nel 2023 è salita al 56% contro una media nazionale del 46%.
Le reazioni La nomina di Giosy Romano quale commissario della Zes unica del Mezzogiorno «è il riconoscimento all’importante lavoro da lui fatto nella gestione della Zes della Campania», dice il presidente Vincenzo De Luca. «Ci auguriamo che la nomina, anche grazie alla sua esperienza, possa consentire di superare per quanto possibile forme di burocratizzazione centralistica e accelerare gli investimenti». Per Vincenzo De Luca, tuttavia, «rimangono in piedi le incognite relative alla quantità di risorse utilizzabili, alle disponibilità complessive per il credito d’imposta e alla cumulabilità dei diversi incentivi delle imprese che investono nel Sud». E’ da auspicare, dice, «che l’esperienza accumulata nella gestione della Zes Campania e la professionalita’ qui maturata, possa consentire in ogni caso una accelerazione dei processi di investimento nell’ambito dei programmi di sviluppo decisi dalle regioni». La nomina di Romano è una scelta di garanzia anche per il gruppo Moderati e Riformisti in Consiglio regionale della Campania. «Una decisione che premia capacità e competenza. Romano alla guida della Zes Campania ha raggiunto risultati straordinari nell’interesse del mondo produttivo con il conseguente riflesso occupazionale. Auguri di buon lavoro», hanno ricordato i consiglieri Petitto, Caldoro, Grimaldi e Cinque. Soddisfatta anche Forza Italia. «Il Governo non poteva fare scelta migliore. Giosy Romano è un professionista preparato che ha già dato prova di guidare con ottimi risultati la Zes Campania», dice Francesco Silvestro, senatore campano di Fi.