Castellammare. Essere donna. Una frase semplice, una frase che, in sole due parole, esprime bellezza e fatica. Che sia tra le mura domestiche o lavorative, la figura della donna rappresenta un valore inestimabile. In una società tanto pronta alla parità di genere quanto, sotto molti aspetti, ancora sottosviluppata in diversi settori, essere donna è una continua avventura. Lo sapeva bene Annabella Donnarumma, manager del mondo dell’ortofrutta che, ha saputo costruirsi la strada per arrivare a ricoprire la figura massima operativa di un’azienda, Amministratore Delegato di “Eurogroup Italia”. Una personalità che non ha mai smesso di credere nella forza delle donne e che, nel luglio 2022, è scomparsa prematuramente. L’Associazione Nazionale “Le Donne dell’Ortofrutta”, ha voluto celebrarla con il Premio di Laurea “Annabella Donnarumma”. Un premio dedicato alle sole laureate donne, a quelle giovani ragazze che hanno espresso, tramite i loro studi e ricerche, la passione rivolta al campo dell’innovazione, della digitalizzazione e della comunicazione nel mondo dell’ortofrutticolo. Annabella era una figura di riferimento per l’associazione, e non solo, una figura che ha dedicato la sua intera vita al suo lavoro. «La sua dedizone al lavoro è stata immensa. E’ stato questo a renderla una donna dalla forza incontenibile e che al giorno d’oggi portiamo nel cuore», così, visibilmente commosse, le sorelle Valeria e Giulia, ricordano l’amata Annabella. Essere donna è un’avventura impegnativa, un’avventura di cui Annabella ha saputo tenere saldamente la conduzione. Amava il suo mare, la sua terra ma l’ambizione e la passione l’hanno attratta a tal punto che, senza alcun indugio, ha deciso di partire per coronare i suoi sogni. Portando sottobraccio una laurea in Lingue e Letterature straniere, Annabella ha scalato le gerarchie interne alla società e passando da Direttore Commerciale di “Univeg” ad Amministratore Delegato di “Eurogroup Italia”. Incarichi che, in molte occasioni, hanno visto prendere il posto da uomini che, nel settore ortofrutticolo, sono in netta maggioranza rispetto alle donne. Annabella non si è fatta però intimorire, ha fatto della determinazione la vela che conduceva la sua carriera. Non esisteva però solo il lavoro: Annabella, proprio come una trottola, saltava su e giù dal Veneto alla Campania per raggiungere, anche solo per piccoli momenti, la sua amata famiglia: «Annabella rappresenta un punto di riferimento per le sue sorelle e per i suoi nipoti. La ringraziamo per la grande donna che è stata. Il suo ricordo è e sarà impresso nei nostri cuori», così, la madre Annamaria, vuole ricordare la figlia, questa figlia che, grazie alla sua forza e tenacia, sarà d’esempio a molte giovani donne. Barbara Vadalà
CRONACA
1 settembre 2024
Castellammare. Un premio agli studenti, in memoria della manager Annabella Donnarumma