Le scelte della Bce incidono sulla vita di migliaia di famiglie e imprese, e da qualche mese, cioè fin da quando è iniziata la corsa al rialzo degli interesse per combattere la cavalcata dell’inflazione, le notizie legate alla variazione dei tassi sono diventate tra quelle più virali della rete. Domani è un’altra giornata campale, visto che si attende l’annuncio di un’altra riduzione dei tassi dopo la riunione della Bce. Molti analisti scommettono su un nuovo taglio dei tassi.
Migliaia di famiglie con un mutuo a tasso variabile sulle spalle ci sperano. Il taglio dovrebbe essere di 25 punti base, e sarebbe il secondo da quando è iniziata la discesa, il che porterebbe alla riduzione dell’Euribor (parametro di riferimento per i mutui variabili) e di conseguenza alla riduzione della quota di interessi sulla rata mensile del mutuo. Un beneficio che mediamente supererebbe i 20 euro. Ma le buone notizie attese non finiscono qui.
Già al rientro dalle vacanze i mutuatari con un tasso variabile potrebbero trovare una piacevole sorpresa. Un ulteriore alleggerimento della rata di settembre di circa 12 euro legato alla variazione dello stesso Euribor nel mese di agosto, durante il quale ha mostrato un importante trend al ribasso con un calo di circa 15 punti base. L’indice a 3 mesi, ad esempio, ad agosto è sceso da 3,64% a 3,49% e questo avrà un impatto positivo sulle tasche degli italiani. Anche guardando al futuro, analizzando l’andamento delle statistiche sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati al 4 settembre 2024), emergono aspettative favorevoli.
Il mercato si attende che l’indice continui a scendere nell’anno, con un calo complessivo delle rate di un mutuatario medio di circa 50 euro entro la fine del 2024 e ulteriori ribassi concreti nel 2025 che porterebbero le rate medie a diminuire, complessivamente, di poco più di 100 euro entro la metà del prossimo anno. Il calo dei variabili non è comunque ancora tale da incidere significativamente sull’offerta delle banche per i nuovi mutuatari e i finanziamenti a tasso fisso continuano ad essere più vantaggiosi. Guardando alle migliori offerte disponibili online per un mutuo standard, i tassi fissi partono dal 2,63% (che scende leggermente in caso di mutuo green).
Per quanto riguarda i migliori tassi variabili, le offerte online partono da un tasso del 4,24%, valore in calo rispetto ai mesi precedenti ma comunque ancora alto. Ovviamente, i tassi fissi bassi rappresentano un’opportunità anche per chi vuole surrogare il mutuo, cambiando banca e passando dal variabile al fisso, con indici che partono dal 2,79%. Secondo le statistiche, nei primi 8 mesi del 2024 le surroghe hanno rappresentato il 28% della richiesta totale, valore in aumento di 8 punti percentuali rispetto al 2023. Il taglio dei tassi di interesse rappresentano una boccata di ossigeno per le famiglie e per le imprese.
E forse ricomincerà a salire anche la richiesta di prestiti che per un anno è stata rallentata dalle rate-record. Nel secondo semestre del 2022, ovvero dal momento in cui è iniziata la corsa al rialzo dei tassi, l’importo medio richiesto in Campania per un mutuo prima casa è sceso a circa 142mila euro (in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2021). Ovviamente, per far fronte all’aumento dei tassi di interesse, pur di non rinunciare alla casa, gli aspiranti mutuatari campani si siano orientati su importi più contenuti. Una tendenza confermata anche dai dati relativi al 2023, che hanno visto la domanda media scendere ulteriormente a 138mila euro. A Napoli è in provincia è stato rilevato l’importo medio più alto (149.880 euro), dietro Salerno (136.117 euro) e Avellino (126.044 euro). Quindi Caserta (125.000 euro).
In alcuni casi è l’aspirante mutuatario che chiede di alleggerire la rata mensile chiedendo una cifra inferiore, in altri è la banca stessa che è costretta a ridimensionare la richiesta. Le ricerche dicono che per le famiglie che negli anni hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile, il periodo che va da ottobre 2022 ad oggi è paragonabile ad un salasso, con rate aumentate anche del 100%. Non a caso, in Campania, nei primi mesi del 2023 le richieste di surroga sono aumentate fino al 42% rispetto allo stesso periodo dello anno precedente. Ma quante sono le Analizzando le richieste di mutuo prima casa raccolte nel secondo semestre 2022 su base locale, emergono differenze significative.
Ad oggi, secondo le stime sui finanziamenti attivi in Campania per l’acquisto della prima casa possiamo dire che a livello regionale il 58% delle domande presentate sono per un tasso variabile. Nei mesi scorsi, una parte s’è rifugiata nella surroga provando ad abbassare la rata subendo comunque l’imposizione di tassi fissi molto alti, un’altra ha provato a resistere, ed oggi, senza dubbio, può strappare condizioni più favorevoli passando dal tasso variabile a quello fisso.