“Siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante che anche in un periodo di assestamento aver messo fieno in cascina, ti fa essere più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un po’ più duro”. Così l’allenatore del Napoli Antonio Conte in vista della partita di campionato contro il Como. “Noi continuiamo a credere percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia, ed in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi e devo dire che sono molto soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”, ha aggiunto in conferenza stampa. Sul Como e il suo allenatore Fabregas. “Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier, abbiamo condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore. Il Como è la squadra rivelazione, nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti. Hanno salute, qualità perché alcuni giocatori avranno un grande futuro, ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando”, ha dichiarato Conte. Sull’importanza di avere lo stadio pieno e il sostegno dei tifosi, Conte ha detto: “In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà come il centro sportivo sono elementi fondamentali per la crescita di un club. Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole”. Quanto è vicino o lontano Lukaku alla condizione ottimale. “Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri – ha spiegato – ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”. Infine su Kvara arrabbiato per il cambio. “Non ho visto, non so se era arrabbiato con se stesso o no, ha fatto quello che doveva, gol, una buona partita, ma aveva il giallo, era un po’ nervoso, ha protestato anche vivacemente ed è insolito per lui, ma a me questo nervosismo mi fa piacere, significa che è presente”, ha concluso.
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2 ottobre 2024
Conte: «Lukaku è uno che sposta sempre gli equilibri»