Napoli. Continua a salire il numero delle donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno in Italia. Donne uccise da compagni, mariti ed ex. La prima vittima è stata Rosa D’Ascenzo, uccisa a Capodanno, mentre l’ultimo caso – emerso oggi, ma risalente a giugno scorso – è quello di Hanna Herasimchyk, 46enne di origine bielorussa. Secondo quanto emerso dalle indagini, sembra che il compagno di Herasimchyk, di nazionalità polacca, la notte tra il 11 e il 12 giugno, dopo una violenta lite con la donna, l’avrebbe soffocata, provocandone il decesso, simulando poi il suo rinvenimento solo la mattina del successivo 13 giugno. Il gesto maturò nell’ambito del rapporto ‘burrascoso e ormai logoro’ tra la donna e il compagno caratterizzato da frequenti litigi e aggressioni reciproche.Di seguito alcuni nomi e le storie delle donne uccise.
1 GENNAIO, SANT’ORESTE (ROMA) – Rosa D’Ascenzo, 70 anni, viene portata in ospedale a Civita Castellana (Viterbo) dal marito. Ai medici, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, l’uomo ha parlato di una caduta nella loro casa a Sant’Oreste (Roma). L’ospedale ha però allertato i carabinieri che hanno condotto l’uomo in caserma, con l’ipotesi di femminicidio. L’uomo è stato poi arrestato: avrebbe colpito a morte la donna utilizzando un utensile preso dalla cucina, forse una padella, simulandone poi la morte accidentale.
5 GENNAIO, NARO (AGRIGENTO) – Due donne vengono trovate morte nella notte in due abitazioni diverse a Naro, in provincia di Agrigento, il corpo di una delle due vittime è carbonizzato. Entrambe sono di nazionalità romena ma vivono nel paese dell’agrigentino da anni. I loro nomi sono Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, di 58 anni.Maria è stata bruciata dal suo omicida dopo essere stata picchiata, mentre Delia, probabilmente uccisa per prima, è stata massacrata con colpi alla testa. Per il duplice omicidio è stato arrestato il connazionale Omar Edgar Nedelkov, che avrebbe agito per il rifiuto ricevuto a delle avances sessuali.
11 GENNAIO, VALFLORIANA (TRENTO) – La 38enne Ester Palmieri, madre di 3 bambini, viene uccisa dal marito che poi si è tolto la vita, impiccandosi in Valfloriana, in Trentino. I figli, di età compresa tra i 5 i 9 anni, sono stati affidati allo zio. L’uomo, Igor Moser, boscaiolo di 46 anni, ha aspettato che i tre figli andassero all’asilo e a scuola e poi ha ucciso con una coltellata alla gola la compagna da cui si stava separando. Poi è andato in un casolare di sua proprietà a Castello di Fiemme e si è suicidato.
11 GENNAIO, TORINO – È morta dopo quasi due giorni di agonia all’ospedale Molinette di Torino Elisa Scavone, la donna di 65 anni accoltellata dal marito mercoledì 10 gennaio nell’appartamento della coppia di via Galluppi, a Torino. La donna era arrivata già in fin di vita per le decine di ferite inferte dal coniuge, Lorenzo Sofia, un ex gommista di 70 anni. Vano il tentativo dei medici di salvarle la vita, anche con un intervento chirurgico d’urgenza: la 65enne si è spenta nel reparto di rianimazione. Il 70enne è stato invece arrestato dopo l’aggressione dagli agenti di Polizia intervenuti su segnalazione dei vicini.
22 GENNAIO, AGROPOLI (SALERNO) – Annalisa Rizzo, 43 anni, viene ritrovata senza vita nella sua casa in via Donizetti ad Agropoli, comune del Cilento. A ucciderla il marito, Vincenzo Carcinelli, 63 anni, che dopo averla accoltellata a morte si è suicidato. I due lasciano una figlia di 13 anni che al momento del delitto era in casa, ma non ha assistito al femminicidio della madre né al suicidio del padre perché stava dormendo. I due avevano da poco avviato un percorso di separazione.
8 FEBBRAIO, NAPOLI – Eva Kaminsha, 45 anni, viene accoltellata alla gola dal marito Raffaele Pinto, 54 anni, che poi si è suicidato, forse avvelenandosi. L’uomo, ex guardia guardia giurata, si era barricato nella sua abitazione in via Raffaele Testa, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a NAPOLI, dopo aver esploso numerosi colpi di arma da fuoco dal balcone. La coppia aveva 3 figli, di cui due minorenni, che non erano in casa al momento dei fatti.
13 FEBBRAIO, CISTERNA DI LATINA (LATINA) – Nicoletta Zomparelli e Renée Amato sono madre e figlia, rispettivamente di 46 e 19 anni.Vengono ammazzate da Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza, ex compagno di Desyrée Amato, figlia e sorella delle vittime.Il finanziere aveva raggiunto la ex a casa quando ormai i due si erano già lasciati: durante un litigio, lui ha estratto l’arma di ordinanza.La madre e la sorella muoiono sotto i colpi di pistola, nel tentativo di difendere la 22enne.
26 FEBBRAIO, FORNACI DI BARGA (LUCCA) – Si chiamava Maria Batista Ferreira 52enne ed era di origine sudamericana: è stata uccisa a 52 anni dall’ex marito Vittorio Pescaglini, 57 anni, a Fornaci di Barga, una frazione del comune di Barga in provincia di Lucca. L’omicidio è avvenuto 24 ore prima dell’udienza di separazione. L’uomo l’ha accoltellata.
27 FEBBRAIO, BOVOLENTA (PADOVA) – Sara Buratin, 41 anni, è stata uccisa a coltellate dall’ex compagno Alberto Pittarello, 39 anni, nel corso della tarda mattinata del 27 febbraio 2024 a Bovolenta in provincia di Padova. A scoprire il corpo esanime della vittima è stata la madre della stessa, nel cortile della propria abitazione in viale Italia.
16 MARZO, TAURISANO (LECCE) – Tragedia a Taurisano, in provincia di Lecce, dove una donna di 53 anni – Aneta Katarzyna Danelczyk – è stata uccisa a coltellate dal marito nel corso di una lite. Il femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia. Ferita una vicina di casa intervenuta in difesa della 53enne.
17 MARZO, ROMA – Un cittadino cinese di 36 anni, durante una lite con la moglie avvenuta in un’abitazione di via Livilla nel quartiere Tuscolano, ha accoltellato a morte la moglie, Li Xuemei. La donna, 37enne connazionale del marito è morta poco dopo. Il 36enne dopo l’omicidio è fuggito ma è stato rintracciato e fermato in via dei Consoli dagli agenti.
28 MARZO, COLOGNO AL SERIO (BERGAMO) – Una donna di 49 anni, Joy Omoragbon, è stata uccisa a coltellate dal convivente questo pomeriggio intorno alle 14.30 all’interno della loro abitazione in via Donizetti a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Entrambi sono di nazionalità nigeriana e sembra fossero soli al momento dell’omicidio. L’uomo, un 43enne, è stato poco dopo arrestato dai carabinieri di Treviglio. Due giorni prima di uccidere la convivente si era recato in un centro Psico-sociale (Cps) della zona. Nel 2013 l’indagato si era reso già responsabile di lesioni aggravate nei confronti della donna e nella circostanza l’aveva anche minacciata con un coltello.
2 APRILE, LONATO DEL GARDA (BRESCIA) – Shuai Li, 45 anni, di origini cinesi, viene trovata senza vita nella sua abitazione a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove viveva con il compagno, Christian Catalano, 49 anni. La donna è morta dissanguata con tagli ai polsi. In casa i carabinieri trovano anche il cadavere dell’uomo. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di omicidio-suicidio.
4 APRILE, OSTIA (ROMA) – Cristiane Angelina Soares De Souza, 46 anni, è stata trovata morta sul marciapiede in via Marino Fasan, a Ostia, davanti all’edificio nel quale abitava. La donna conviveva in quella abitazione con il compagno, Dorin Nemtelea, 41 anni, originario della Moldavia. Nei giorni successivi, l’uomo viene arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
5 APRILE, LA SALLE (AOSTA) – Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, viene ritrovata senza vita all’interno di una ex cappella nei boschi di La Salle, ad Aosta. La giovane aveva ferite da taglio all’addome e al collo e l’autopsia disposta dalla procura di Aosta ha stabilito che la morte è avvenuta per dissanguamento. Per la sua morte, le forze dell’ordine arrestano Teima Sohaib, 21 anni. Il giovane era scappato in Francia dove è stato rintracciato e arrestato. Il 21enne era destinatario di una misura di divieto di avvicinamento alla vittima emesso dall’autorità giudiziaria francese.
16 MAGGIO, ANZOLA DELL’EMILIA (BOLOGNA) – Sofia Stefani, 33 anni, muore colpita da un proiettile esploso dalla pistola d’ordinanza di Giampiero Gualandi, 63 anni. Entrambi sono vigili del comando della polizia locale di Anzola dell’Emilia. Alla base del delitto, il movente passionale: in passato i due avevano avuto una relazione che la 33enne aveva deciso di interrompere. Il femminicidio è avvenuto all’interno della sede del Comando della polizia locale in Piazza Giovanni XXIII.
20 MAGGIO, RICCÒ DEL GOLFO (LA SPEZIA) – Saida Hammouda, 47 anni, è morta accoltellata dal marito, Hichem Ben Fattoum, 50 anni, nella loro abitazione a Riccò Del Golfo, in provincia di La Spezia. Ad allertare i carabinieri la dirigente della scuola di uno dei due figli della coppia, preoccupata perché la 47enne non era andata a predere il bambino a scuola. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato i corpi di marito e moglie. Lui, infatti, dopo averla ammazzata, si è suicidato.
30 MAGGIO, VIGONZA (PADOVA) – Giada Zanola, 34 anni, vola giù da un cavalcavia della A4 sul nodo di Padova, nel territorio di Vigonza. Una caduta di circa 15 metri prima di finire sulla carreggiata ed essere travolta da un camion. Quello che all’inizio appare come un suicidio, si rivela un omicidio: a spingerla giù dal ponte il compagno, Andrea Favero, 39 anni, arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
10 GIUGNO, MODENA – Una 40enne italiana di origini russe – Anna Sviridenko – è stata uccisa dal marito che poi si è presentato davanti alla caserma dei carabinieri di Modena con il cadavere nel furgone. La donna, medico, sarebbe stata strangolata con una cintura, la testa era coperta da un sacchetto di plastica. A febbraio la vittima aveva presentato un’istanza al tribunale di Innsbruck, per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli.
11 GIUGNO, BUGGIANO (PISTOIA) – Un donna di 39 anni, Giusy Levacovich, è stata trovata morta in un campo nomadi del Pistoiese, a Buggiano. Il corpo della donna era appeso a un cappio. Si indaga per femminicidio.Il marito della donna non è stato trovato nel campo nomadi e i carabinieri lo stanno cercando.
20-21 GIUGNO, CAGLIARI – Ignazia Tumatis, 59 anni, è stata uccisa nella notte a coltellate al culmine di una lite in casa dal marito Luciano Ellies, 77 anni, che dopo il delitto ha avvisato le figlie. Èsuccesso nel quartiere popolare di San Michele a Cagliari. I poliziotti della squadra mobile della questura di Cagliari lo hanno bloccato in casa, in stato di choc, aveva ancora i vestiti sporchi di sangue. I medici del 118 hanno tentato di rianimare la donna, ma non c’è stato nulla da fare.
21 GIUGNO, AREZZO – Un 80enne ha ucciso la moglie di 72 anni – Serenella Mugnai – sparandole con una pistola. Il femminicidio si è consumato nella notte ad Arezzo, nella casa della coppia, in viale Giotto. L’uomo, secondo quanto si apprende, subito dopo il delitto ha allertato i vicini che a loro volta hanno chiamato il 118, ma all’arrivo dei soccorsi la donna era già morta. L’uomo è stato arrestato dalla polizia di Stato.
30 GIUGNO, MASCHITO (POTENZA) – Femminicidio a Potenza, dove un uomo di 81 anni ha ucciso la moglie 73enne – Rosetta Romano – soffocandola.Il femminicidio sarebbe avvenuto al termine di un violento litigio nella loro casa a Maschito, in provincia di Potenza. La donna sarebbe stata soffocata dal marito al culmine di una violenta lite.
4 LUGLIO, ROMA – Si chiamava Manuela Petrangeli la 50enne uccisa per strada a Roma. Secondo una prima ricostruzione, la donna, che era fisioterapista presso la casa di cura Villa Sandra, stava uscendo dal lavoro insieme a una collega per andare alla sua auto, parcheggiata fuori dalla clinica. L’ex compagno si sarebbe avvicinato a bordo di una Smart grigia per poi esplodere i colpi da un fucile. La collega che era con lei è rimasta ferita. ‘Adesso mamma ti viene a prendere amore mio’, le ultime parole dette da Manuela Petrangeli. Subito dopo il colpo di fucile al torace, la vittima ha chiesto alla collega che era con lei: ‘Aiutatemi, Cristina aiutami’, e si è accasciata esanime.
4 LUGLIO, CASALMAGGIORE (CREMONA) – Nelle notte tra il 4 e il 5 luglio, una auto finisce nel Po a Casalmaggiore, in provincia di Cremona. All’inizio sembrava un incidente, ma gli inquirenti hanno prsco scoperto che si trattava in realtà di un omicidio-suicidio.Nell’auto due corpi: quello di Lorenza Vezzosi, la vittima, e quello dell’ex marito, Stefano Del Re.
18 LUGLIO, SAN SPERATE (SUD SARDEGNA) – Francesca Deidda, 42 anni, è scomparsa dal 10 maggio 2024 da San Sperate, un comune della provincia del Sud Sardegna dove viveva insieme al marito. I resti del corpo senza vita della vittima, in avanzato stato di decomposizione, sono stati ritrovati il successivo 18 luglio nelle campagne di San Priamo, nel territorio di San Vito, nei pressi del Ponte Romano sul Rio Picocca e vicino alla ex strada statale 125 ‘Orientale Sarda’. Era stato il marito a denunciare la scomparsa della moglie. Gli inquirenti lo arresteranno qualche giorno dopo per l’omicidio della donna.
6 AGOSTO, FONTE NUOVA (ROMA) – Il 73enne che ha ucciso stamattina la moglie a Fonte Nuova in via Palombarese è entrato in una tabaccheria confessando l’omicidio della moglie. ‘Ho ucciso mia moglie’, avrebbe detto il 73enne al tabaccaio che ha chiamato il 112. Sul posto i carabinieri che lo hanno fermato. La donna si chiamava Anna Rita Morelli.
9 AGOSTO, CASTELNUOVO DI PORTO (ROMA) – Lucia Felici, 75 anni, è stata trovata morta, strangolata, in casa a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma. A chiamare il 112 alle 8 del mattino i vicini di casa spaventati dalle urla provenienti dall’abitazione di fianco. Il marito, Carmine Alfano, 83 anni, ha confessato di averla uccisa.
7 SETTEMBRE, COLLI AL METAURO (PESARO-URBINO) – Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, viene uccisa dal marito, un italiano di 54 anni con diverse coltellate al culmine di un litigio. La donna aveva raccontato delle violenze che subiva da tempo, ma non aveva sporto denuncia contro l’uomo. Il 54enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio volotario aggravato.
9 SETTEMBRE, SESTRI LEVANTE (GENOVA) – Si chiamava Cristina Marini la donna di 72 anni uccisa a Sestri Levante, nel Genovese, in un’abitazione di via Antica Romana con un colpo di revolver sparato dal marito, Gian Paolo Bregante, 74 anni ed ex comandante di nave, che poi ha telefonato ai carabinieri autodenunciando il gesto. Il colpo sparato sarebbe stato uno solo, fatale: l’uomo avrebbe detto di aver agito per ‘liberare la moglie’ dallo stato depressivo in cui versava e per il quale non voleva assumere i farmaci previsti per la cura.L’arma da un primo controllo è risultata essere regolarmente detenuta.
18 SETTEMBRE, VIADANA (MANTOVA) – La 42enne Maria Campai viene colpita alla testa e strangolata da un 17enne del mantovano conosciuto on line, durante un incontro intimo nel garage del condominio di lui. La donna è stata ritrovata morta una settimana dopo la scomparsa denunciata dalla sorella con la quale viveva a Parma. Il suo cadavere era nascosto sotto il fogliame nel giardino di una villetta disabitata accanto alla casa in cui il 17enne viveva con la sua famiglia. Il giovane ha ammesso l’omicidio dopo l’arresto, senza però dare una spiegazione precisa al suo gesto.
24 SETTEMBRE, TORINO – Una donna di 35 anni è stata uccisa poco prima della mezzanotte, a Torino. Il delitto è avvenuto in via Cigna, nel quartiere Barriera di Milano. L’uomo, Ben Alaya Abdelkader, di 48 anni che ha ucciso la ex moglie, Nabi Roua era già sottoposto al divieto di avvicinamento. Il 48enne aveva il braccialetto elettronico, oltre al divieto di avvicinamento alla famiglia, e viveva vicino alla casa di via Cigna dove la moglie abitava con i due figli della coppia, un 13enne e una 12enne. Da una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe andato ieri sera a casa della donna, dove sarebbe scoppiata una lite, durante la quale Abdelkader la avrebbe accoltellata al petto. L’uomo si è poi dato alla fuga, dietro di lui il figlio 13enne che lo avrebbe inseguito mentre la figlia gridava aiuto. Giunti sul posto, i carabinieri lo hanno trovato a circa 200 metri dall’abitazione e lo hanno fermato.
25 SETTEMBRE, NUORO – Strage familiare a Nuoro, dove un uomo ha ucciso la moglie Giusi Massetti e la figlia maggiore, Martina, prima di togliersi la vita. Feriti anche i due figli minori, un vicino di casa e l’anziana madre. E’ successo all’alba in via Ichnusa nel quartiere di Monte Gurtei. Secondo le prime infromazioni, l’uomo ha sparato prima alla moglie e alla figlia di 26 anni, neolaureata, uccidendole entrambe, poi ha fatto fuoco contro gli altri due figli, ferendoli gravemente. Il più piccolo, di 9 anni è gravissimo, l’altro di 14 in rianimazione. L’uomo ha poi sparato al vicino di casa, ferendolo gravemente, e si è poi recato a casa della madre, ferendola gravemente alla testa con la stessa pistola. Ha poi rivolto l’arma contro di sé e si è suicidato.
7 OTTOBRE, GRAVINA DI PUGLIA (BARI)- Maria Arcangela Turturo, 60 anni.Suo marito avrebbe prima appiccato il fuoco all’auto, una Fiat Panda, in cui c’era la donna. La 60enne, nonostante le ustioni, sarebbe riuscita a uscire e a quel punto il marito l’avrebbe bloccata in posizione supina sull’asfalto, mettendosi su di lei con il peso del suo corpo, quasi cento chili. L’uomo avrebbe posizionato le ginocchia sull’addome della moglie, esercitando una pressione sullo sterno con le braccia. In questo modo avrebbe provocato fratture alle costole e allo sterno, la compressione del cuore e il conseguente arresto cardio circolatorio.
9 OTTOBRE, SAN FELICE A CANCELLO (CASERTA) – Un femminicidio senza un movente, avvenuto all’alba sotto gli occhi dei loro figli. Uccisa dal marito, strangolata davanti ai loro due figli di 6 e 4 anni, che poco dopo in videochiamata hanno mostrato alla zia il corpo senza vita della madre, ancora steso sul letto. ‘È stato papà’, avrebbero detto i bambini. È accaduto a San Felice a Cancello, piccolo comune del Casertano, dove all’alba Luzmil Toci, 30enne di origini albanesi, ha ucciso la moglie 24enne Eleanor, sua connazionale. Nessuna lite fra i due, contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento: Luzmil non ha fornito alcun movente per spiegare l’omicidio della moglie.
16 OTTOBRE, SOLERO (ALESSANDRIA) – Un uomo di 61 anni ha ucciso la moglie e poi ha chiamato i carabinieri. È accaduto intorno alle 5.30 a Solero, in provincia di Alessandria. L’uomo avrebbe accoltellato a morte la moglie di 53 anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Alessandria. L’uomo si chiama Giovanni Salamone e la donna Patrizia Russo ed era insegnante di sostegno alle scuole medie ‘Lucio Ferraris’, di Solero. Secondo le prime informazioni l’uomo si è consegnato ai carabinieri di Alessandria, chiamati da lui stesso ed è stato portato al comando provinciale dei carabinieri.
18 OTTOBRE, SAN SEVERO (FOGGIA) – Mario Furio, 59 anni, ha aspettato la moglie Celeste Palmieri all’uscita di un supermercato a San Severo, in provincia di Foggia, e le ha sparato. Dopo ha rivolto l’arma contro se stesso e si è ucciso. La donna, apparsa da subito in condizioni gravissime, è morta in ospedale per le conseguenze delle ferite riportate.
13 DICEMBRE, MARTESANA POZZUOLO (MILANO) – Hanna Herasimchyk, 46enne bielorussa fu trovata senza vita lo scorso 13 giugno nel suo appartamento a Pozzuolo Martesana, nel Milanese. I carabinieri del Comando Provinciale di Milano 6 mesi dopo hanno arrestato, su mandato del gip milanese, il compagno della donna, un polacco di 43 anni.L’uomo, la notte tra il 11 e il 12 giugno, dopo una violenta lite con la compagna, l’aveva soffocata, provocandone il decesso, simulando poi il suo rinvenimento solo la mattina del successivo 13 giugno.