Portici. Un nuovo passo per migliorare la qualità delle acque del tratto di costa del Miglio d’Oro: sono stati, infatti, assegnati i lavori per l’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione Napoli Est.
L’appalto è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Acciona Agua (mandataria), Fisia Italimpianti (mandante) e Otto Gas (cooptata). “Dopo un processo di gara aperto e trasparente, la decisione di aggiudicazione è stata presa sulla base della qualità tecnica e del valore economico dell’offerta, che ha totalizzato un punteggio complessivo di 72,921 punti – si legge in una nota – L’offerta include un ribasso del 15% rispetto al corrispettivo contrattuale previsto, per un totale di 111.259.615,12 euro. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle infrastrutture di trattamento delle acque nel comprensorio della provincia di Napoli, garantendo standard più elevati di efficienza e sicurezza ambientale”.
Un’ottima notizia per centinaia di migliaia di cittadini: all’impianto di Napoli Est, infatti, sono recapitati i reflui provenienti dall’area del del Miglio d’Oro – Ercolano, Portici e San Giorgio – nonché dalle città di Afragola, Casalnuovo di Napoli, Casoria, Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana e Volla.
L’intervento appaltato “ha previsto la riqualificazione delle unità esistenti ed il potenziamento con l’integrazione dei processi biologici per una portata trattata media nera di oltre 7,2 metri cubi/secondo ed una potenzialità di trattamento fino a 862.865 abitanti equivalenti in coerenza con gli atti di pianificazione regionali. Il contratto verrà stipulato nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, non prima di trentacinque giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento”.
Soddisfatto il commissario straordinario unico per la depurazione e il riuso delle acque reflue: “Finalmente è stato definito l’iter di affidamento dell’impianto – le parole di Fabio Fatuzzo – che porta al superamento della procedura di infrazione per il mancato recepimento della direttiva comunitaria relativa al trattamento delle acque reflue urbane, con notevoli risparmi per lo Stato”.
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