Si terrà questa mattina, a partire dalle 10:30, l’ultima assise cittadina del 2024. Il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza ha convocato il consiglio comunale che si radunerà per decidere su alcuni punti che potrebbero cambiare l’indirizzo politico della città. Si partirà appunto dall’approvazione della mozione di contrarietà all’autonomia differenziata, la legge spacca Italia approvata dal governo Meloni e su cui si terrà un referendum abrogativo. Già in uno scorso consiglio comunale una mozione simile fu portata dal partito democratico che in ogni consiglio comunale dove è presente sta presentando un testo unitario da far proporre alle assise cittadine. Un provvedimento che però non passò a Castellammare che all’epoca non aveva ancora un presidente del consiglio comunale eletto. Ad opporsi infatti ci fu Nino Di Maio che concorreva alla seconda poltrona di Palazzo Farnese. Un fatto che evidenziò ancora di più le spaccature della maggioranza targata Luigi Vicinanza che anche nei mesi a seguire ha registrato più di qualche frizione interna. In ogni caso, salvo imprevisti, la mozione di contrarietà alla autonomia differenziata dovrebbe passare anche con qualche voto della minoranza. Altro punto fondamentale all’ordine del giorno sarà l’approvazione di “Sostegno all’introduzione del salario minimo”. Anche questo è un punto su cui l’opposizione al governo Meloni a livello nazionale sta spingendo per ottenere un provvedimento che tuteli le classi sociali più deboli. Si proseguirà con votazioni relative al bilancio comunale con il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, l’approvazione dell’imposta municipale propria del territorio comunale di Castellammare di Stabia, la determinazione dell’aliquota addizionale comunale all’IRPEF e della soglia di esenzione, e la revisione ordinaria delle partecipazioni societarie. Molta attenzione anche da parte della regione Campania e del presidente Vincenzo De Luca ci sarà sull’approvazione della mozione di contrarietà all’autonomia differenziata. Il sindaco Luigi vicinanza in più frangenti ha già dimostrato la sua contrarietà mettendo la propria firma e invitando i suoi sostenitori a sottoscrivere La petizione per la richiesta del referendum abrogativo della legge spacca Italia. Così come Vincenzo De Luca da mesi sta spingendo per chiedere un passo indietro al governo su una legge che rischia di tagliare le risorse al Sud Italia.
CRONACA
16 dicembre 2024
Castellammare si schiera contro il ddl Calderoli