L’Arabia Saudita ha lanciato oggi la “Dichiarazione di Riyadh” in occasione della 19a sessione dell’Internet Governance Forum ospitata dalla capitale saudita e organizzata dalle Nazioni Unite. L’iniziativa mira a rafforzare la cooperazione digitale internazionale tra i governi, i paesi settore privato, settore no-profit e imprenditori e innovatori di tutto il mondo.
Il ministro delle Comunicazioni e dell’informatica, Abdullah Al-Sawaha, ha confermato che l’annuncio è arrivato con il sostegno del principe ereditario Mohammed bin Salman bin Abdulaziz. Questo perché l’iniziativa si concentra sull’intelligenza artificiale nella sua visione globale, innovativa e influente, per consentire l’accesso digitale e migliorare la conoscenza digitale. Lo scopo è quello di utilizzare l’intelligenza artificiale per affrontare le sfide globali e liberare valore economico globale.
La “Dichiarazione di Riyadh” promuove l’inclusione digitale attraverso l’intelligenza artificiale per aumentare l’accesso digitale e l’alfabetizzazione digitale, e il ruolo dell’intelligenza artificiale Questo nello sviluppo sostenibile rafforzando la protezione ambientale, migliorando la salute pubblica e promuovendo l’inclusione economica, oltre a beneficiare di nelle aree dell’innovazione responsabile, dal rimodellamento dell’innovazione aziendale, alla scoperta del mercato e all’aumento della produttività.
Il ministro ha sottolineato che il Regno ha adottato un approccio proattivo nel campo dell’intelligenza artificiale, sottolineando che la visione del Regno è chiara e basata sul suo impegno a guidare la trasformazione globale in questo settore. Per quanto riguarda i principi di attuazione della dichiarazione, il Ministro delle comunicazioni e dell’informatica ha spiegato che il Regno sta lavorando per aprire la strada verso un’intelligenza artificiale etica e globale. Sta affrontando le questioni della disparità nell’accesso agli algoritmi, ai dati e all’informatica, garantendo che nessuno venga lasciato indietro, garantendo l’equità degli algoritmi e riducendo gli errori che potrebbero verificarsi incidendo negativamente su individui o nazioni.