Pagani. Pantaloni e abiti di prestigiose firme, calze per l’Epifania, intimo, vestiti di Babbo Natale e tovaglie da tavola in stile natalizlo. Tutto rigorosamente contraffatto da operai in nero. Sigilli alla fabbrica del falso e sotto sequestro 45mila articoli da mettere in vendita per le feste di Natale con introito che sarebbe stato di oltre 200mila euro. Denunciato il titolare (residente a Pagani) dell’opificio. E’ il bilancio dei controlli in materia di contraffazione e tutela della proprietà industriale effettuati dalla finanza nella zona periferica di Pagani.
Dopo una serie di controlli all’interno di negozi e attività commerciali, gestite da esercenti asiatici e del territorio, era stata avviata una attività di indagine per riuscire a capire la provenienza degli articoli illeciti. Tramite appostamenti e pedinamenti, i finanzieri sono riusciti a ricostruire una filiera di produzione di articoli contraffatti individuando, appunto, un capannone con annesso deposito, operante nel settore manifatturiero.
Nel corso delle operazioni sono stati individuati 6 lavoratori, risultati essere “irregolari” mentre erano intenti alla cucitura di calze per l’Epifania, con l’utilizzo di 9 macchinari di sartoria, strumentali alla produzione dei capi contraffatti, risultati essere più di 45 mila, riportanti il marchio di vari noti brand.
Al riguardo, è stato appurato che gli articoli individuati venivano prodotti senza licenza, in frode alle società di riferimento. Pertanto i finanzieri hanno proceduto al sequestro dei prodotti contraffatti, oltre che di tutto l’occorrente per il confezionamento della merce che, pronta per essere immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare guadagni per oltre 200mila euro.
Il titolare dell’azienda, nonchè anche responsabile legale, è stato deferito alla Procura della Repubblica per la fabbricazione di prodotti contraffatti, aggravata dalla sistematicità e dall’organizzazione dei mezzi predisposti per lo svolgimento dell’attività illecita con la recidiva reiterata specifica. Inoltre è stato denunciato e multato per migliaia di euro anche per lavoro nero.
Nelle scorse settimane erano stati sequestrati 20mila articoli in diverse operazioni delle fiamme gialle.
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