Altro che sereno. Nonostante gli sforzi di Colantonio, intervenuto per evitare l’esclusione dal campionato, il clima che c’è alla Turris resta teso. Martedì c’è stato l’esonero dell’allenatore Conte, scelta presa da Capriola. Come se non bastasse ieri mattina la squadra ha deciso di non allenarsi. Una protesta per i mancati pagamenti degli stipendi, che segue il comunicato fatto qualche settimana fa. Insomma, la situazione resta incerta e sembrano non esserci avvisaglie per una svolta positiva. La sensazione è che ora si vada incontro a una spaccatura netta tra il gruppo di Colantonio e quello di Capriola. E il tutto non giova sicuramente alla Turris.
Protesta della squadra Ieri mattina c’è stata la presa di posizione della squadra. I giocatori hanno fatto solo un po’ di riscaldamento e poi se ne sono tornati negli spogliatoi senza proseguire la seduta che sarebbe stata diretta da Forziati, il tecnico in seconda della Turris. La scelta, secondo le notizie provenienti dal fronte squadra, non sarebbe conseguente all’esonero di Mirko Conte, voluto da Capriola. Ma si tratta di una risposta dopo ciò che è successo lunedì, nella giornata convulsa che ha “salvato” la Turris da una mortificante esclusione dal campionato di Lega Pro. Il rateizzo dei contributi Inps, in effetti, ha finito col sottrarre parte della liquidità con il cambio di crediti avvenuto con Colantonio. In parole povere, gli stipendi del mese di settembre e ottobre sarebbero stati versati parzialmente e con un taglio ulteriore sulle indennità di trasferta e alloggio. Chiaramente questo finirà con il creare qualche problema sulla vita quotidiana dei calciatori della Turris nelle spese di prima necessità.
La riduzione del monte ingaggi In questa situazione di confusione va ricordato che in estate i calciatori della Turris hanno accettato di venire incontro alla società con la riduzione del monte ingaggi. Una scelta inevitabile per sbrogliare la vicenda relativa alla fideiussione. Unica strada percorribile dalla società di Capriola dopo le prime difficoltà. L’ultimatum di Colantonio In tutta questa vicenda complessa va registrato anche una sorta di ultimatum lanciato da Colantonio. L’ex patron sembra aver dato 48 ore di tempo a Capriola per riflettere e decidere se avvalersi della collaborazione dello stesso Colantonio nella gestione della Turris. L’ex presidente sarebbe disposto a farsi carico delle spese fino al termine del campionato, compreso il mercato invernale ma a una condizione precisa. Sarà lui ad avere poteri decisionali. Ma la decisione dell’esonero di Conte, fatta da Capriola, sembra aver già anticipato quale sarà la decisione dell’attuale presidente della Turris. Continuare da solo.