Napoli. Il Consiglio metropolitano di Napoli ha approvato la Convenzione con gli enti d’ambito Na1, Na2 e Na3 che prevede che la Città metropolitana di Napoli assicuri la gestione unitaria dell’impiantistica per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in tutto il territorio della provincia di Napoli, “ferme restando le funzioni di regolazione, di indirizzo e di controllo spettanti agli enti d’ambito e fatta salva la gestione separata del servizio”.
Obiettivo della convenzione “consentire la realizzazione di economie di scala e dei programmi in corso per l’implementazione e l’ammodernamento degli impianti di trattamento meccanico biologico, ovvero gli ex stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti (Stir)”.
La Convenzione disciplina, inoltre, altri aspetti del sistema di gestione dei rifiuti, dalle modalità di svolgimento dello stesso, con le singole attribuzioni e competenze, all’individuazione dei beni strumentali all’erogazione del servizio, dal regime tariffario a quello delle responsabilità. Ai fini del monitoraggio della sua attuazione, il documento istituisce un Tavolo istituzionale permanente composto dai rappresentanti istituzionali delle parti firmatarie e presieduto dalla Città Metropolitana di Napoli, mentre un Tavolo tecnico permanente, composto dai dirigenti competenti e dai direttori generali degli enti sottoscrittori, affronterà gli aspetti operativi.
La Convenzione è stata già approvata dagli enti d’ambito “e – spiega una nota – consentirà in maniera più agevole anche la gestione della fase di ammodernamento degli impianti, in particolare dei Tmb di Giugliano, Caivano e Tufino, di proprietà della Città Metropolitana, nei quali conferiscono i flussi dei rifiuti indifferenziati dei 92 Comuni e che sono oggetto di finanziamenti fino a 90 milioni di euro nell’ambito del Programma Green Smart Stir della Regione Campania”.