Multe flop, sono ai minimi termini gli incassi delle contravvenzioni per chi viola il codice della strada: l’importo complessivo non raggiunge neppure la metà della somma prevista e il Comune si ritrova con 360mila euro in meno rispetto a quanto preventivato. Il Comune di Torre Annunziata si rivela poco “reattivo” nel sanzionare i trasgressori del codice della strada, che in molti Comuni genera introiti utili per le casse pubbliche. Nel 2024, i dati raccontano una realtà tutt’altro che rassicurante: 235.917,40 euro riscossi, poco meno di 20.000 euro al mese. Una cifra che appare piuttosto bassa rispetto al contesto dei Comuni limitrofi, dove i proventi delle multe non solo contribuiscono a coprire spese correnti, ma finanziano anche progetti di sicurezza stradale e interventi infrastrutturali. La gestione delle multe, a Torre Annunziata, appare compromessa da una forte inefficienza. La differenza tra quanto preventivato e quanto effettivamente riscosso si attesta su una percentuale allarmante: il 50%, traducibile in una perdita di 364.870,60 euro. Questo dato solleva interrogativi su quanto il Comune sia in grado di far rispettare il codice della strada, un tesoro mancato e una gestione al ribasso: meno di 20mila euro al mese riscossi e una perdita di oltre 360mila euro. Torre Annunziata fatica a sfruttare il potenziale delle sanzioni per violazioni al codice della strada, un tema che negli altri comuni rappresenta spesso una risorsa strategica per le casse pubbliche. Nel 2024, i dati raccontano una realtà disarmante: appena 235.917,40 euro riscossi, poco meno di 20.000 euro al mese. Una cifra che appare modesta, se non irrilevante, rispetto al contesto dei comuni limitrofi, dove i proventi delle multe non solo contribuiscono a coprire spese correnti, ma finanziano anche progetti di sicurezza stradale e interventi infrastrutturali. La gestione delle multe, a Torre Annunziata, appare compromessa da una forte inefficienza. La differenza tra quanto preventivato e quanto effettivamente riscosso si attesta su una percentuale allarmante: il 50%, traducibile in una perdita di 364.870,60 euro. Questo dato solleva interrogativi sul sistema di riscossione e sul controllo delle violazioni. La città sembra incapace di far rispettare i pagamenti, lasciando che un potenziale gettito economico rimanga inesigibile o trascurato. La questione diventa ancora più critica analizzando l’utilizzo delle somme incassate. La legge 208/2015 obbliga i comuni a destinare almeno il 50% dei proventi delle sanzioni alla sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade e al miglioramento delle condizioni di lavoro per gli agenti di polizia municipale. Nel caso di Torre Annunziata, le cifre investite in queste voci sono piuttosto ridotte: 17.693,81 euro per progetti destinati agli utenti deboli della strada, 636,98 euro per la manutenzione degli apparati radio trasmittenti e 1.167,07 euro per beni e cancelleria relativi alla gestione dei verbali. Si tratta di numeri che appaiono sproporzionati rispetto alle necessità della città. Le strade di Torre Annunziata sono caratterizzate da criticità ben note: attraversamenti pedonali sbiaditi, segnaletica insufficiente e una manutenzione spesso inadeguata, che espone gli utenti deboli, come pedoni e ciclisti, a rischi quotidiani. L’augurio è che il nuovo anno, con l’assunzione dei nuovi 14 agenti di polizia municipale, porti ad un maggiore controllo in città.
CRONACA
3 gennaio 2025
Torre Annunziata. Multe flop, il Comune incassa meno del previsto: buco da 365.000 euro