Castellammare. Recuperare le acque della sorgente di Visanola e utilizzarle per realizzare piscine e docce termali sull’arenile di Castellammare di Stabia. E’ questa la proposta dell’organizzazione giovanile Giovani Stabiesi, guidata dal presidente Antonio Sessa, che ha presentato all’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza un’idea «concreta e innovativa per contribuire alla gestione sostenibile delle risorse naturali della città». Il progetto pensato dai Giovani Stabiesi parte dall’obiettivo «di ridurre lo spreco d’acqua e promuovere un uso responsabile delle risorse idriche». Ad oggi, secondo quanto ricordato dall’organizzazione, ci sono tante fontanine pubbliche – soprattutto in villa comunale, che sono attive 24 ore al giorno per tutto l’anno. «Questo causa un elevato spreco di acqua», spiegano i Giovani Stabiesi che propongono «l’installazione di pulsanti temporizzati che consentano l’erogazione dell’acqua solo per il tempo necessario, evitando il flusso continuo – continua l’organizzazione presieduta da Sessa – Ogni cittadino potrà così fruire della quantità d’acqua desiderata, sensibilizzando la comunità sulla necessità di adottare comportamenti virtuosi nella gestione delle risorse naturali. Inoltre, saranno previsti pannelli informativi per promuovere una cultura del risparmio idrico, con attività educative rivolte ai più giovani». Un’iniziativa di tutela ambientale che guarda anche al possibile sviluppo del territorio, immaginando la valorizzazione delle acque termali stabiesi. «Ogni giorno, circa 700.000 litri di acqua termale purissima proveniente dalla sorgente di Visanola vengono scaricati nel mare attraverso tre bocchettoni nel porto di Castellammare – ricordano i Giovani Stabiesi – Questo spreco di circa 255 milioni di litri annui rappresenta una risorsa straordinaria che potrebbe essere recuperata e valorizzata a beneficio della comunità e dell’economia locale». E da qui nasce l’idea «che prevede il recupero dell’acqua termale per la creazione di nuove strutture turistiche e di benessere, come: piscine termali all’aperto situate lungo l’arenile». Secondo l’organizzazione dei Giovani Stabiesi «queste piscine offrirebbero un’esperienza unica, sfruttando le acque termali per attirare turisti e residenti», che potrebbero beneficiare anche di «docce termali sulla spiaggia – continuano – Disposte in punti strategici, queste strutture permetterebbero ai visitatori di usufruire dei benefici terapeutici delle acque termali durante la stagione estiva. L’uso delle acque termali non solo eviterebbe lo spreco, ma promuoverebbe anche un turismo ecologico e sostenibile, legato al benessere e alla salute». Un’idea concreta di sviluppo sostenibile che avrebbe grandi benefici anche dal punto di vista economico: «Questo progetto rappresenterebbe un importante passo verso lo sviluppo di Castellammare di Stabia come destinazione di turismo termale, creando nuove opportunità economiche, posti di lavoro e favorendo la crescita di attività ricettive e di benessere – dicono i Giovani Stabiesi – Inoltre, contribuirebbe alla conservazione delle risorse naturali, sensibilizzando la comunità e i turisti sull’importanza della sostenibilità». Per questo motivo l’organizzazione presieduta da Sessa lancia un appello all’amministrazione comunale affinché «possa adottare con urgenza questa proposta, che può trasformare Castellammare in un modello di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare turismo, benessere e rispetto per l’ambiente». @riproduzione riservata
CRONACA
8 gennaio 2025
Castellammare. Il sogno dei Giovani Stabiesi: «Piscine termali sull’arenile»