Castellammare. Il rodaggio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Vicinanza può considerarsi esaurito, adesso per Castellammare è necessario un cambio di passo. A partire dai grandi temi. E’ questo, in sintesi, il pensiero di Base Popolare Democratici e Progressisti, civica rappresentata in aula dal consigliere Maurizio Apuzzo. Una posizione rappresentata nel corso dell’ultima riunione di maggioranza che proprio il primo cittadino stabiese ha voluto per programmare, in un certo senso, quella che dovrà essere l’attività politica e dell’amministrazione in questo 2025. Base Popolare fissa quelli che per la civica sono i temi principali che vanno affrontati, già a partire dalle prossime settimane, e si pone in una posizione di attesa rispetto a quelle che saranno le mosse dell’amministrazione comunale. Una sorta di “attendiamo risposte” che impegna la giunta ad aumentare gli sforzi e soprattutto a portare alla luce gli obiettivi a cui si sta lavorando e le eventuali criticità. «Piano Urbanistico Comunale, fondi Pnrr e Cis, Marina di Stabia e Piano degli Immobili Pubblici sono i temi su cui si è chiesto di ragionare e apportare correzioni», spiega una nota del gruppo rappresentato in aula dal dottor Maurizio Apuzzo. «Le donne e gli uomini che hanno costruito l’esperienza di Base Popolare Democratici e Progressisti, già alle elezioni amministrative di giugno, si sono mossi per evitare divisioni e per costruire una base programmatica utile a delineare la ripresa e il rilancio di Castellammare. In questi mesi di sostegno leale al sindaco, non interessati a ottenere incarichi, abbiamo avanzato proposte, segnalato la necessità di correzioni, per non perdere risorse assegnate, a causa degli atti assunti in anni precedenti e dalla stessa Commissione straordinaria», è la premessa della civica. Dopo sei mesi secondo Base Popolare non si possono «trarre valutazioni superficiali», ma «sono sufficienti, però, per interrogarci con serenità sulla necessità di apportare correzioni», perché scrivono «non ci convincono scelte frettolose e i silenzi su alcuni temi». Nel documento presentato all’amministrazione comunale vengono sul tavolo alcune criticità come il rischio di perdere finanziamenti «per 50 milioni di euro», tra cui quelli relativi alla riqualificazione del rione Savorito «a cui è arrivato il messaggio che sarebbe rinato come Caivano». La civica inoltre punta il dito sul Puc (Piano Urbanistico Comunale) «uno strumento essenziale per programmare il futuro di Castellammare», per il quale «è necessario ascoltare la città – continua il documento – A sei mesi da voto non è accettabile che non ci sia un atto, neanche da parte dello stesso Pd che ha chiesto di rinviarne l’approvazione, che chiarisca cosa si debba cambiare». Sul tavolo Base Popolare, però, mette anche delle proposte, a cominciare dalle scelte che dovranno essere compiute per i fondi (16 milioni di euro) da spendere per il rilancio del territorio. «Ragioniamo se possa essere utile lavorare per definire un protocollo con Regione Campania, Agenzia del Demanio, Autorità Portuale, Soprintendenza e Curia per gli immobili pubblici», conclude la civica ricordando la possibilità di recuperare un patrimonio che va «dall’ex Colonia Ferrovieri fino all’ex orfanotrofio di Pozzano», passando per «Stimmatine, Caserma Cristallina ed ex Leonardo Fea».
CRONACA
10 gennaio 2025
Castellammare. Gli alleati in pressing sul sindaco Vicinanza: «Dobbiamo cambiare passo»