Due sfide vitali per la lotta salvezza che purtroppo la Givova Scafati dovrà giocare lontano dal suo feudo, il PalaMangano. La struttura dell’agro è stata appunto squalificata della federazione per due turni, dopo i fatti del post match contro Trieste. La dirigenza gialloblu ha trovato la soluzione ad oltre 170 chilometri di distanza e a due ore di autostrada. I match contro la Shark Trapani e la Dolomiti Trento si giocheranno a Veroli, in provincia di Frosinone. Ad annunciarlo è proprio la Givova Scafati, attraverso i suoi canali social: «La Givova Scafati Basket comunica che, a seguito della squalifica del proprio impianto di gioco da parte degli organi competenti, le prossime due gare interne del campionato di LBA saranno disputate presso il PalaCoccia di Veroli. La gara di domenica 19 gennaio valevole per il sedicesimo turno di LBA con avversaria Trapani si disputerà alle ore 17:45 presso la struttura laziale. Le modalità di acquisto dei biglietti verranno comunicate attraverso i canali ufficiali della società nelle prossime ore. La società si scusa per l’inconveniente e ringrazia fin da ora i tifosi per la comprensione ed il continuo ed immutato supporto», il comunicato della società che la scorsa settimana era riuscita ad ottenere uno sconto dalle sanzioni pesantissime inflitte dopo la partita di Trieste. Alla società dell’Agro è stata recapita un’ammenda di 4mila euro “per offese e minacce, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri, anchecolpendo ripetutamente il plexiglass a protezione del, tavolo degli ufficiali di campo e la squalifica del campo di gioco per 3 gare “per invasione del campo di gioco da parte di più individui in due occasioni: nel corso della gara, a 2′ 47” del tempo supplementare, tre individui scavalcavano le transenne vicino ad uno dei canestri ed offendevano e minacciavano gli arbitri; fatto che costringeva gli arbitri a sospendere temporaneamente la gara per circa un minuto fino al rientro degli individui al di là delle transenne. Alla fine della gara due individui si avvicinavano, isolatamente, agli arbitri offendendoli, uno dei quali anche inseguendoli all’interno del tunnel diaccesso agli spogliatoi, fatto che non degenerava per l’intervento dei dirigenti della Società ospitante”, e un’inibizione di sette mesi al patron Nello Longobardi “perchè, per tutto l’arco della gara, offendeva gli arbitri e protestava avverso le decisioni degli stessi, anche sporgendosi, in diverse occasioni, dalle transenne e perchè, al termine della gara, insultando e minacciando gravemente (“Meno male che hai la maglia grigia, ma prima o poi ci rivedremo fuori di qui”) il secondo arbitro, sbatteva ripetutamente la porta dello spogliatoio degli arbitri, colpendo in una occasione, con danno lieve ad una spalla, il medesimo secondo arbitro. Accuse che la Givova sta cercando di ribattere nelle sede giudiziarie. Nel frattempo il primo risultato è arrivato dalla riduzione della squalifica del campo a due giornate. Fatto che ha concesso alla Givova di disputare le partite a porte aperte ma lontano da Scafati.
SPORT
16 gennaio 2025
Altra beffa per Scafati, in esilio a 200 chilometri