Torre del Greco. Mattinata di violenza all’ufficio anagrafe degli ex Molini Marzoli, dove due dipendenti comunali sono stati vittime di una brutale aggressione e un terzo lavoratore è rimasto ferito dopo essere intervenuto a difesa dei colleghi.
L’incidente è avvenuto a causa della chiusura al pubblico degli sportelli – i servizi ai cittadini sono garantiti solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì – provocata dalle croniche carenze di organico del settore. Secondo le prime ricostruzioni, una coppia di coniugi – esasperati dalla situazione – sarebbe riuscita a fare irruzione all’interno dei locali degli ex Molini Meridionali Marzoli e avrebbe preteso il rilascio immediato di alcuni certificati.
La tensione è salita rapidamente: dalle richieste insistenti si è passati agli insulti, fino a degenerare in un’aggressione fisica. Tra le vittime, una dipendente neoassunta e un suo collega, entrambi colpiti e feriti. Un terzo lavoratore – intervenuto per provare a tranquillizzare gli animi – è caduto rovinosamente al suolo, riportando contusioni a una spalla e a un braccio.
Tutti e tre i lavoratori hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Maresca, dove sono stati medicati. Le loro condizioni non destano preoccupazione, ma il trauma psicologico e fisico è evidente.
Sul luogo dell’aggressione sono immediatamente intervenuti gli agenti di polizia municipale, pronti a dare il via alle indagini per identificare i responsabili dell’aggressione shock. Al termine di una rapida serie di accertamenti – corroborati da alcuni filmati registrati con lo smartphone dai testimoni del raid – i caschi bianchi guidati dal comandante Gennaro Russo hanno denunciato a piede libero una coppia di quarantenni, marito e moglie.
La vicenda riaccende i riflettori sulle difficoltà strutturali dell’ufficio anagrafe di Torre del Greco. Da anni, il settore soffre di gravi carenze di personale, alla base di frequenti sospensioni dei servizi e conseguente frustrazione dei cittadini.
E a poco fino a oggi sono serviti i «rinforzi» arrivati a inizio anno su input dell’amministrazione comunale targata Luigi Mennella.
I sindacati dei lavoratori hanno già espresso solidarietà ai dipendenti comunali aggrediti e chiedono interventi immediati per garantire la sicurezza del personale e la continuità dei servizi. «Non è accettabile che lavorare per la comunità diventi un rischio per la propria incolumità», ha dichiarato un rappresentante sindacale.
Le autorità cittadine stanno valutando soluzioni per affrontare l’emergenza organico e prevenire ulteriori episodi di tensione. Nel frattempo, resta alta l’attenzione sulla vicenda, simbolo di un malessere che necessita di risposte concrete e immediate.
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