Scafati. Opposizione compatta: “si ritorni al voto, Aliberti non ha una maggioranza tanto che non viene convocato un consiglio comunale perchè il sindaco non ha numeri per gestirlo”. Nell’ordine, prima il Polo Civico, poi il Pd a cui si accoda Fratelli d’Italia hanno chiesto un ritorno alle urne dopo la rottura in maggioranza tra i cosiddetti dissidenti (4 consiglieri) e lo stesso primo cittadino.
Il Polo Civico tramite l’esponente Ignazio Tafuro, ribadisce il concetto dissociandosi dalle bagarre di questi giorni. “La strada è chiara: bisogna tornare al voto, consentendo ai cittadini di esprimere la loro volontà su chi debba guidare questa città. Questa decisione spetta a chi ha ricevuto il mandato elettorale e deve onorarlo”.
Per il Pd la città non può restare ostaggio di divisioni in seno alla maggioranza o di un sindaco che non convoca il Consiglio comunale perché non ha i numeri per gestirlo. “Le difficoltà nel convocare l’assise cittadina, scrivono la segreteria Pd e i consiglieri Michele Grimaldi e Francesco Velardo- non sono solo un sintomo di crisi interna, ma un segnale chiaro che l’attuale amministrazione non è in grado di rispondere tempestivamente alle necessità della comunità, tanto meno di attuare la necessaria programmazione”.
Intanto Scafati resta ancora senza il Dup, senza bilancio di previsione, senza Pef relativo a ciclo dei rifiuti, senza l’aggiornamento delle tariffe Tari, senza la razionalizzazione delle partecipate e la relazione annuale sulle società controllate obbligatori per legge, senza la riorganizzazione dell’ufficio tributi e un servizio di riscossione coattiva, senza vendita e controllo delle Farmacie comunali previsto dal Piano di rientro con la Corte dei Conti. “Per noi del Partito Democratico, la priorità è e resta il bene della città, e non possiamo permettere che i dissidi interni alla maggioranza, i giochi di potere e i diversi teatrini a cui stiamo assistendo, rallentino la macchina comunale. Scafati ha bisogno di soluzioni, di risposte rapide e concrete, non di scenari politici che si consumano in inutili e sterili botte e risposte senza fine. A nulla servirà, ne ci interessa, l’illusione di chi vorrebbe tenere in piedi – a tutti i costi – un’amministrazione priva di capacità e credibilità”.
Fratelli d’Italia invece non entra nelle questioni politiche, “ma quando queste comportano gravi ritardi e difficoltà istituzionali, allora è necessario intervenire. È molto preoccupante che temi fondamentali non siano stati ancora approvati, e soprattutto- afferma il coordinatore cittadino Mario Santocchio-, che il Consiglio Comunale non venga convocato, nonostante le scadenze, perché il sindaco non sembra avere più una maggioranza. Così è un tirare a campare”.
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