Scafati. Ancora vandali in azione in città, imbrattata la lapide alla memoria della seconda guerra mondiale e del sacrificio degli eroi di Scafati che hanno combattuto per la libertà. Un grave atto di inciviltà contro il simbolo dedicato ai patrioti di Scafati che, durante il secondo conflitto, si opposero eroicamente all’invasione nazifascista. L’episodio è avvenuto in piazza Vittorio Veneto, dove il monumento è stato imbrattato con una scritta realizzata con bomboletta spray nera che recita “VAR 05”, un messaggio il cui significato resta al momento sconosciuto.
Sul caso indagano i carabinieri della tenenza di via Oberdan dopo la denuncia del sindaco Pasquale Aliberti dopo la scoperta dell’atto vandalico contro un simbolo di Scafati. Eretta in onore di quei cittadini che si distinsero per il coraggio e il sacrificio nel respingere l’oppressore nazifascista, la lapide è un richiamo costante alla lotta per la libertà e alla dignità del popolo italiano. Scafati ha avuto un ruolo cruciale in quegli anni bui: i suoi patrioti furono tra i primi in Italia a opporsi fermamente all’invasione, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane.
Sul caso è intervenuta la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani “Bernardino Fienga” che auspica vengano acciuffati gli autori del gesto. “Un atto di inciviltà inaudito contro uno dei simboli più importanti della nostra città, la scritta – che sul ponte del centro cittadino – ricorda la Liberazione del 28 settembre del 1943 e l’azione eroica dei partigiani scafatesi nella lotta al nazifascismo. Chiediamo all’amministrazione comunale di pulire al più presto la lapide e condanniamo fermamente il gesto vigliacco e demenziale oltre al fatto, scontato, che vengano consegnati alla alle forze dell’ordine e alla giustizia gli autori di questo gesto”.
Sul caso è intervenuto anche il primo cittadino Pasquale Aliberti che ha denunciato il caso ai militari dell’Arma della locale tenenza. “Uno scempio è stato compiuto a danno della lapide sul ponte che onora il 28 settembre 1943 e i partigiani scafatesi che in quella data hanno perso la vita per la libertà. Quella che oggi sentiamo di non avere: non riusciamo a vivere in una città civile, rispettosa del bene pubblico, delle tradizioni, della nostra storia e della nostra cultura. Un atto ignobile”.
Il gesto ha suscitato profonda indignazione nella comunità locale e anche Fratelli d’Italia con il coordinatore cittadino Mario Santocchio ha condannato con fermezza quanto accaduto l’altra notte: “Un gesto vigliacco che non solo offende la memoria di quanti hanno partecipato, dando la vita, per liberare la nostra città dal nemico ma offende soprattutto la memoria storica di una città in prima linea contro l’invasore. Un atto vile, che non possiamo chiamare vandalismo. È un’offesa alla città, alla memoria e alla storia. Auspichiamo una immediata pulizia, sperando siano individuati e puniti i trasgressori. Mai si era visto un simile scempio a danno della città”.
Tutti indignati, da destra a sinistra, per l’insano e incivile gesto che ha scosso l’intera comunità scafatese. “Delle due, l’una: o chi ha commesso il gesto non ha memoria e non sa neppure come vive oggi, oppure è un nostalgico di un periodo che gli è stato descritto all’incontrario”, dicono alcuni cittadini che chiedono con insistenza di portare alla luce i responsabili servendosi di testimonianze e qualche telecamera posizionate anche dinanzi ad attività private.
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