“Credo che la sentenza della Corte costituzionale sia assolutamente ragionevole”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato a Sant’Angelo dei Lombardi in occasione dell’iniziativa “La Regione e le Aree Interne: il riequilibrio indispensabile”, risponde in merito alla pronuncia della Consulta che ha stabilito la inammissibilità del referedum sull’autonomia differenziata. “È stata approvata una legge, la legge Calderoli, che due mesi fa la Corte costituzionale ha corretto in maniera radicale, a cominciare, ad esempio, dalla previsione dei Lep. La Corte – ha ricordato De Luca – ha detto che la legge non andava bene perché non erano definiti prima i Livelli essenziali delle prestazioni, i finanziamenti: vi erano dei punti sostanziali della legge Calderoli che erano incostituzionali. Sulla base di quel pronunciamento, credo che il parlamento debba riunirsi per approvare una legge sull’autonomia corretta. Cioè, che faccia i conti con il burocratismo nazionale, ma senza spaccare l’Italia”. De Luca si chiede: “Si fa il referendum, si boccia la legge Calderoli, e poi? La Costituzione prevede comunque la possibilità di forme di autonomia differenziata. Allora, tanto vale cominciare a discutere nel merito sulla base dei vincoli posti dalla Corte costituzionale. Questa posizione è ragionevole, aiuta il parlamento italiano a uscire dagli ideologismi ed entrare nel merito dei problemi”. “Noi – ribadisce il governatore campano – difenderemo con le unghie e con i denti i diritti dei cittadini del Sud, che devono essere uguali a quelli dei cittadini del Nord e del Centro. Ci sono tutte le condizioni”.
Il presidente della Regione Campania
CRONACA
21 gennaio 2025
Autonomia differenziata, De Luca: «Giusta la decisione della Consulta, decida il Parlamento»