E’ stata fissata per il 12 marzo la nuova udienza in Cassazione per Gabriele Natale Hjorth nel processo per l’omicidio del vicebrigadiere di Somma Vesuviana Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019. Un’udienza che arriva dopo la sentenza d’Appello bis dello scorso luglio che ha ridotto per il giovane americano, difeso dagli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, la pena a 11 anni e 4 mesi. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma, dopo il rinvio della Cassazione, avevano fatto cadere le aggravanti e ammesso il rito abbreviato, portando ad una sensibile diminuzione degli anni da scontare in carcere. L’americano, che ha scontato in carcere già quasi metà della condanna, si trova ai domiciliari col braccialetto elettronico a casa della nonna a Fregene. «Alla luce delle risultanze non appare possibile, aldilà di ogni ragionevole dubbio, riconoscere a Natale Hjorth il concorso nel reato di omicidio volontario neppure a titolo di dolo eventuale – scrivevano i giudici della Corte di Assise d’Appello nelle motivazioni della sentenza, dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, con cui lo scorso 3 luglio hanno ridotto le pene, condannando a 15 anni e due mesi Elder Finnegan Lee e a 11 anni e quattro mesi Hjorth – Difetta, evidentemente, in primis, la prova della certa rappresentazione e, vieppiù», della volontà, «rispetto alla inopinata ed improvvisa condotta omicidiaria posta in essere da Elder ai danni del vicebrigadiere originario di Somma Vesuviana Mario Cerciello Rega, che attingeva furiosamente con ben 11 fendenti per mezzo del coltello micidiale che lo stesso aveva portato con sé». Per Elder, l’altro americano, autore materiale dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, la condanna a 15 anni è ormai diventata definitiva dopo che né la procura generale né i difensori hanno impugnato la sentenza di appello bis.
CRONACA
23 gennaio 2025
Omicidio Cerciello Rega, fissato il nuovo processo per Natale Hjorth