Castellammare. Il sindaco Luigi Vicinanza chiede di convocare un consiglio comunale monotematico sul servizio di igiene urbana a Castellammare di Stabia «tema centrale per la qualità della vita quotidiana», per il 29 gennaio, ma i consiglieri comunali di maggioranza disertano la Conferenza dei Capigruppo e lo fanno saltare. E’ quanto si è verificato ieri mattina a Palazzo Farnese tra lo stupore della minoranza arrivata compatta all’appuntamento (unico assente giustificato Antonio Alfano) e gli unici tre esponenti della maggioranza presenti: Gino Fiorenza, in rappresentanza della lista del sindaco, Nello Cuomo, capogruppo di Futuro Democratico, e Vincenzo Ungaro, in qualità di vicepresidente del consiglio comunale (per l’assenza di Roberto Elefante) e di capogruppo di Azione. Non si sono presentati all’appuntamento: Giovanni Tuberosa, Giovanni Nastelli, Ciro Cascone, Nino Di Maio, Maurizio Apuzzo e Alessandro Langellotti, capigruppo delle diverse forze di maggioranza. Un’assenza di massa che lascia pensare a una strategia precisa, concordata tra partiti e liste, per far saltare quella che era la richiesta formulata dal sindaco Luigi Vicinanza al presidente del consiglio comunale Roberto Elegante, attraverso una nota protocollata lo scorso 16 gennaio. Un chiaro segnale del clima pesante che si respira a Palazzo Farnese, dove sono tante le questioni irrisolte, che stanno provocando non pochi problemi all’interno della maggioranza. Un chiaro segnale anche al sindaco Luigi Vicinanza, perché disattendere una sua esplicita richiesta, in termini politici, significa che c’è da lavorare – e non poco – per ricompattare la maggioranza. Tra l’altro, al di là di Vincenzo Ungaro, presente come vicepresidente del consiglio comunale, la partecipazione di Gino Fiorenza e Nello Cuomo alla Conferenza dei Capigruppo, lascia intendere che la civica del sindaco e Futuro Democratico sono al momento isolate all’interno della maggioranza, dato che non erano a conoscenza della decisione dei colleghi di disertare. Che il clima non fosse di quelli idilliaci tra gli alleati di centrosinistra lo si era capito già nelle ultime riunioni della Commissione Urbanistica. Il Partito Democratico è sceso in campo in modo pesante chiedendo di fatto di cancellare tutto il lavoro passato e ripartire daccapo, sostenendo che «il Piano Urbanistico Comunale approvato dal centrodestra e poi modificato dai commissari straordinari non rispecchia il programma elettorale del centrosinistra». Un vero e proprio terremoto politico, perché la commissione Urbanistica presieduta da Nello Cuomo aveva lavorato per quattro mesi sullo strumento urbanistico. Nei giorni scorsi, nel corso dell’ultima riunione si è consumato lo strappo perché sia il capogruppo di Futuro Democratico che il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Langellotti, hanno ribadito la necessità di portare avanti il Piano Urbanistico Comunale, in controtendenza rispetto alla posizione del Partito Democratico. Resta da capire se le fibrillazioni sono dovute a posizioni diverse rispetto ad alcuni temi fondamentali che riguardano il futuro della città oppure se sotto c’è anche qualche pressione da parte delle forze politiche per un rimpasto di giunta.
CRONACA
24 gennaio 2025
Castellammare. Il sindaco chiede un consiglio comunale sull’igiene urbana, i consiglieri disertano