Portici. Lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare tra i giovani della movida: proseguono i servizi straordinari predisposti dalla Questura di Napoli per contrastare i fenomeni di detenzione abusiva di armi e droga.
Le attenzioni delle forze dell’ordine si sono nuovamente concentrate sulle zone «a rischio» della città della Reggia, al confine con San Giorgio: gli uomini in divisa – supportati da un’unità cinofila antidroga dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico – hanno battuto a tappeto le «piazze» della periferia cittadina, riuscendo a incastrare due napoletanti di 39 anni e 52 anni per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, i poliziotti – durante un apposito servizio di controllo del territorio – hanno effettuato un blitz in un’abitazione di Portici, in uso al 39enne già «noto» agli uomini in divisa: gli operatori – una volta entrati nel cortile – hanno sorpreso i due soggetti e in quei frangenti uno di essi, avvedutosi della presenza dei poliziotti, ha tentato di disfarsi di un borsello.
Così, altri agenti lo hanno immediatamente recuperato, rinvenendo al suo interno un bilancino di precisione e un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi. L’altro soggetto è stato, invece, trovato in possesso di 260 euro suddivisi in banconote di vario taglio. Successivamente, nei pressi di un muretto, gli agenti di polizia hanno trovato un altro borsello in cui vi erano altri sette panetti della stessa sostanza per un peso complessivo di circa 700 grammi.
Preso atto di quanto riscontrato, gli operatori, avendo fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, hanno esteso l’attività di controllo presso l’abitazione del 39enne, dove hanno rinvenuto una bustina contenente circa 13 grammi di cocaina, diverso materiale per il confezionamento della droga, altri 720 euro, suddivisi in banconote di diverso taglio e un impianto di videosorveglianza con un monitor che riproduceva le immagini registrate da alcune telecamere che inquadravano l’area esterna. I due indagati sono stati così arrestati.
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